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Progetto Chimera, il letame diventa ricchezza

Dalle Marche l’innovazione che cambierà il settore avicolo mondiale, energia e fertilizzante dallo smaltimento dei rifiuti degli allevamenti

Camerano, 17 maggio – Presentato oggi, presso l’Hotel Concorde, il prototipo Chimera, impianto innovativo capace di smaltire in modo pulito la pollina, il letame dei polli, trasformandola in energia e fertilizzante.

Si tratta di una novità mondiale, scelta e appoggiata dalla Commissione Europea, destinata a rivoluzionare un problema che grava in maniera pesante sugli allevatori europei.

Michele Marcantoni e Rosalino Usci, amministratori di 3P Engineering a Chiaravalle (AN) 

Il progetto è stato pensato dall’azienda 3P Engineering, di Chiaravalle, che ne ha presentato oggi due prototipi in anteprima, uno nello stabilimento Fileni di Osimo, l’altro in quello Lorenzetti, a Castelfidardo, entrambi in provincia di Ancona.

Lo smaltimento della pollina nei Paesi dell’Unione Europea, di fatto, impatta per 25 milioni di tonnellate all’anno di gas serra, 0,48 milioni di tonnellate di ammoniaca e 100mila tonnellate di metalli pesanti  – senza considerare il trasporto – con costi che vanno dai 10 ai 22 euro a tonnellata (per un totale di circa 2 miliardi di euro l’anno per tutti e 152 milioni di tonnellate di letame prodotto).

«Siamo molto contenti di partecipare al progetto Chimera: abbiamo ottenuto risultati incoraggianti che speriamo possano confermarsi in futuro – afferma Massimo Fileni del Gruppo omonimo– Da sempre la nostra azienda investe con decisione nella sostenibilità della propria filiera e questo progetto s’inserisce a pieno titolo nella nostra filosofia».

Il prototipo dell’impianto Chimera

«Quella della pollina è una questiona annosa per gli allevatori – prosegue Maurizio Lorenzetti, titolare dell’Azienda Agricola Fratelli Lorenzetti – Chimera ridimensiona in modo importante i volumi di materiale di scarto prodotto, siamo quindi molto fiduciosi».

La campagna di test già eseguiti comprende:

Test preliminari, che hanno riguardato l’avvio degli impianti;

Test nominali, con prove di combustione stabilizzate in condizioni nominali;

Test emissioni, volti a rilevare la qualità dei gas di scarico in condizioni nominali.

«Se Chimera diventasse uno standard negli allevamenti di polli – spiega Rosalino Usci, co-amministratore delegato di 3P Engineering- l’inquinamento da letame verrebbe praticamente azzerato, così come gran parte dei problemi relativi ai costi di smaltimento e agli odori causati dalla pollina».

 

redazionale

 

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