25 Giu Lega del Filo D’Oro: ad Osimo tornano i colori dello Yarn Bombing per sensibilizzare sulla sordocecità
Il 27 giugno verranno inaugurate a Osimo le installazioni dell'iniziativa globale Yarn Bombing: un'esplosione colorata di manufatti di filato rivestiranno spazi pubblici, monumenti, parchi e oggetti simbolici delle 11 regioni in cui è presente la Fondazione, per dare vita a un grande patchwork intessuto di tutti i colori e i fili della solidarietà
Osimo, 25 giugno 2024 – La Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico, da 60 anni punto di riferimento in Italia per la sordocecità e la pluriminorazione psicosensoriale, per il quarto anno consecutivo si fa promotrice dell’iniziativa globale Yarn Bombing, una forma di street art che vivrà in un’esplosione di colori il 27 giugno 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Sordocecità, per aumentare la conoscenza di questa disabilità unica e specifica, ricordare i diritti delle persone sordocieche e promuoverli in tutto il mondo.
L’iniziativa colorerà, per il quarto anno consecutivo, anche la città di Osimo: il 27 giugno verranno infatti inaugurate le installazioni di manufatti di filato che, fino all’8 luglio, decoreranno le fioriere antistanti il Palazzo Comunale, il punto panoramico dei Tre Pini, gli alberi di via Fonte Magna e, a Campocavallo, il ponticello e gli alberi nell’area degli attrezzi ginnici all’inizio della pista ciclabile.
Verrà inoltre posizionata una speciale installazione dedicata ai 60 anni della Lega del Filo d’Oro. Le installazioni verranno inaugurate giovedì 27 giugno, alle ore 18, nel corso di una cerimonia dedicata che si terrà presso la Fontana di piazza Boccolino, alla presenza delle Autorità locali, delle figure istituzionali della Lega del Filo d’Oro e di alcuni utenti e professionisti della Fondazione.
«Per il quarto anno consecutivo la Lega del Filo d’Oro ha scelto di abbracciare con grande entusiasmo il progetto globale Yarn Bombing proposto dalla rete Deafblind International:
Il ‘filo’ ha un significato simbolico molto importante per la nostra Fondazione: rappresenta quel ‘filo aureo della buona amicizia’, scelto nel 1964 dalla nostra fondatrice per far conoscere al mondo la condizione delle persone con sordocecità e fare in modo che la società si accorgesse di loro. – dichiara Patrizia Ceccarani, Segretario del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico della Fondazione Lega del Filo d’Oro –
Si tratta di un’occasione di sensibilizzazione molto importante che, attraverso una meravigliosa esplosione di colore, bellezza e solidarietà, ci permetterà di aumentare la conoscenza della sordocecità e di ricordare i diritti di chi non vede e non sente in tutto il mondo».
LO YARN BOMBING PER RICORDARE I DIRITTI DELLE PERSONE CON SORDOCECITÀ
La Lega del Filo d’Oro opera da sempre nella convinzione che anche nelle disabilità più gravi è possibile realizzare un progresso ogni giorno, se la società è ben disposta ad accogliere i bisogni della persona e a riconoscere le sue potenzialità.
Al fine di accendere la luce su una disabilità unica e specifica, la Lega del Filo d’Oro ha recentemente presentato, presso la Camera dei deputati, il Manifesto delle persone sordocieche, un documento in dieci punti che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione delle Istituzioni sui diritti di questa fascia non trascurabile di popolazione ma spesso invisibile che rischia di rimanere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità.
«Questa ricorrenza è un’occasione importante per ribadire ciò che chiediamo da sempre: vogliamo essere noi a scrivere in prima persona il romanzo della nostra vita.
Chiediamo solo di essere messi nelle condizioni di poterlo fare al meglio, perseguendo la massima autonomia possibile e godendo delle stesse opportunità degli altri cittadini – sottolinea Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro – Questa richiesta è stata riassunta nel Manifesto che abbiamo presentato pochi mesi fa di fronte alle Istituzioni.
Esprimiamo soddisfazione per l’impegno profuso da Governo e Parlamento nell’attuazione della legge-delega 227/21, da ultimo con il decreto legislativo 62 del 3 maggio 2024, per mettere finalmente al centro la Persona nella sua ricchezza e globalità e non più la sua minorazione.
Sebbene il traguardo sia ancora lontano, riteniamo che quella intrapresa sia la strada giusta per far sì che ogni persona sordocieca possa, con l’aiuto delle istituzioni e il sostegno della Lega del Filo d’Oro, nei propri tempi e utilizzando il suo sistema di comunicazione, possa essere finalmente protagonista della propria storia».
Da sessant’anni, la Lega del Filo d’Oro è impegnata in prima linea nel portare all’attenzione delle Istituzioni politiche e dell’opinione pubblica le istanze delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie, con l’obiettivo di ottenere inclusione sociale, autodeterminazione e autonomia.
In particolare, molti sforzi sono stati condotti affinché non fosse fermato l’iter per la revisione e la piena applicazione della legge 107/2010 sul riconoscimento della sordocecità come disabilità unica e specifica.
A tal proposito, nei mesi scorsi, il Consiglio dei Ministri ha approvato un importantissimo disegno di legge (il c.d. semplificazioni-bis) volto a garantire il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone che manifestano compromissioni totali o parziali combinate della vista e dell’udito, congenite o acquisite, a prescindere dall’età di insorgenza.
Tale misura si inserisce nel più ampio disegno di riforma avviato con la Legge Delega per la Disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n. 227), che accompagnerà l’aggiornamento della definizione di sordocecità ad una semplificazione dei criteri e delle modalità di accertamento.
La nuova definizione di sordocecità – che si auspica possa essere approvata anche dal Parlamento – segna un cambio di passo fondamentale per le persone sordocieche. Avere una definizione che finalmente riconosca la sordocecità, indipendentemente dall’età, è di cruciale importanza per garantire pienamente il diritto alla salute e all’assistenza delle persone sordocieche, nonché per promuovere la loro reale autodeterminazione.
La sfida del pieno riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica non deve, pertanto, esaurirsi in un – auspicato e necessario – miglioramento della presa in carico sanitaria e sociosanitaria, ma consiste nel tradurre le politiche di inclusione genericamente rivolte alle persone con disabilità in diritti pienamente esigibili per tutte le persone sordocieche.