Camerano, 30 agosto 2018 – Fra i tanti riconoscimenti che l’Amministrazione comunale ha voluto sottolineare ieri mattina, durante la cerimonia di consegna delle Civiche Benemerenze, ce n’è una che vorremmo evidenziare.
Tante belle storie ieri, raccontate e premiate in sala consiliare, a dimostrazione che anche una piccola comunità come quella cameranese è in grado di esprimere notevoli eccellenze. In tutti i campi: dal sociale allo sport, dal lavoro al volontariato, dall’impegno individuale a quello collettivo.

Grosso impegno e traguardi raggiunti anche nello studio da parte degli studenti premiati, a rimarcare una volta di più che i nostri ragazzi sono tutto fuorché bamboccioni, come ebbe a definirli a suo tempo con un’uscita infelice il ministro dell’economia Tommaso Padoa-Schioppa.
È il caso – tra i tanti premiati ieri – di Ismaele Fioretti, 23enne cameranese doc, laureato nel settembre 2017 in Ingegneria Biomedica all’Università politecnica delle Marche di Ancona con la valutazione di 110/110 con lode. La sua tesi di Laurea, uno studio e approfondimento sulla postura perturbata, è stata scelta, approfondita e presentata al World Congress on Medical Physics & Biomedical Eiinginiery, tenutosi il 3 agosto scorso a Praga.

Ismaele, a noi comuni mortali e giornalisti ignoranti della materia, ha spiegato così il contenuto del suo studio: «Viene implementato un controllore di tipo fliding-mode per lo studio della postura perturbata su un soggetto, grazie ad una forza impressa in avanti da una piattaforma mobile su cui poggia il soggetto stesso».
Per noi, buio completo, ma qualcosa di serio vorrà pur dire se a Praga si sono scomodati a tradurre la sua tesi in inglese e a presentarla ad un congresso di valenza mondiale. Un esempio, quello di Ismaele, che sintetizza e trasmette a tutti i nostri giovani un messaggio unico e universale: non importa dove nasci, da dove vieni e dove vivi, importa quello che sei, quello che fai e come lo fai.
“Se puoi sognarlo, allora puoi farlo” come ebbe a dire Walt Disney in un suo celebre aforisma passato alla storia. E Ismaele Fioretti l’ha fatto!