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Splash – Una sirena sul Conero

Madison lascia l’oceano alla ricerca dello Chef di Portonovo

Ancona, 26 giugno 2024 – Non siamo nell’isola della Grande mela, a New York City, come narra il film del 1984 Splash – Una sirena a Manhattan, diretto da Ron Howard (nomination Premio Oscar migliore sceneggiatura) ma sul Conero e precisamente a Portonovo. 

La splendida bionda Madison (Daryl Hannah) dopo un lungo viaggio approda in quell’angolo di paradiso di spiaggia sul Conero con l’intenzione di rintracciare, stavolta, più che il bellissimo Allen Bauer (Tom Hanks), un suo vecchio amico, Mariano Faraoni, ora Chef titolare del Ristorante Il Molo.

Emerge dalle acque del mare e momentaneamente in versione umana col desiderio di incontrarlo. Mariano l’ha conosciuto più di trent’anni fa, nel New Jersey, prima che diventasse sirena. Quando la vede le va incontro con il solito sorriso di chi accoglie a braccia aperte chi non vede da tanti anni.

Quella di Mariano è la professionalità dettata dall’incontestabile esperienza maturata nelle Marche e all’estero, dove si è perfezionato.

I suoi esordi con i maestri Uliassi e Cammerucci e gli insegnamenti messi a frutto con la Via Granda e Cucina Mariano. Il suo, come il suo stile, è il talento dell’artista che riflette idee ed emozioni sulla tela.

Mariano Faraoni e Mauro Uliassi, agli esordi

A proposito, Jackson Pollock, pittore newyorkese, diceva che stendendo la tela a terra, veniva meglio girarvi intorno e ci si sentiva parte integrante del quadro.

Come nell’action painting (in italiano pittura d’azione) di Pollock, Mariano dipinge maestosamente i suoi piatti, girandoci intorno, bilanciando forme, colori e sapori, secondo una progettazione imposta dalle rigide regole dello chef professionista.  Non contano per lui solo vista e olfatto, i due sensi che vengono attivati all’arrivo della nostra pietanza ma nel corso della sua sperimentazione consolida le tradizioni di questa terra di pescatori e agricoltori e crea i suoi piatti seguendo la stagionalità, variando sempre i colori in tavola, attento all’impiattamento e all’estetica. Insomma, Faraoni è un po’ come Pollock che abolì il quadro col cavalletto e l’elaborazione statica del dipinto appeso in generale.

Quella del Ristorante Il Molo, luogo di presidi Slow Food del territorio, è un’esperienza sensoriale fatta di sapori, tradizioni e di quel sapere necessario quando si vogliono realizzare piatti a regola d’arte

Salutato e ringraziato Mariano con la sua brigata e lo staff del ristorante, così affabile e cordiale, Madison una volta uscita riprende le sue vesti di sirena per immergersi nelle acque della baia e fare ritorno a casa.  Splash…

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