15 maggio 2020 – Anche Il popolo del turismo itinerante marchigiano, e non solo, attende il via libera per poter ripartire conscio che, mai come in questo periodo, la possibilità di spostarsi con la casa su ruote rappresenti il modo più sicuro e importante per contribuire alla ripresa delle attività turistiche delle nostre regioni.
«Le famiglie in camper – a detta dell’Unione Club Amici – sono l’opportunità migliore per ripartire dopo la quarantena e per rilanciare il turismo , e contribuire così alla ripresa economica del Paese. I camperisti – ricordano – amano la natura, i paesaggi, i piccoli borghi da scoprire, le specialità culinarie dei luoghi che visitano, cercano il buon cibo, l’oggetto artigianale, i musei da visitare quindi nei prossimi mesi continueranno a scegliere natura, gastronomia, artigianato, cultura, dal mare alla collina, fino alla montagna, non solo nel periodo estivo ma in ogni stagione, anche 365 giorni l’anno».
Tutti i soci aderenti alla Federazione Nazionale del Turismo Itinerante e dei Campeggiatori, in questo particolare momento di Covid-19 sono stati costantemente informati sulle precauzioni ed il rispetto delle procedure da seguire per l’auspicata ripartenza, per far sì che il camper sia per loro un piccolo e prezioso ambiente dotato di tutto il necessario. Un camper, infatti, permette di:
- spostarsi in modo autonomo e sicuro scegliendo luoghi poco affollati;
- evitare assembramenti;
- dormire nel proprio letto e con le proprie lenzuola;
- usare il proprio bagno;
- cucinare e mangiare in maniera autonoma cibi tipici acquistati sul posto;
- garantire indipendenza e sicurezza dal punto di vista sanitario e tranquillità.
Grazie al suo utilizzo si riducono il più possibile contatti e contagi potendo evitare di affollare i locali dei servizi comuni dei campeggi, agricampeggi o aree di sosta, in modo tale da lasciare spazio ai turisti con le tende o nei bungalow, una possibilità che permette di rispettare al meglio anche le regole del distanziamento sociale.
Con tutte queste premesse, il turismo itinerante sembrerebbe il settore più pronto a ripartire dopo il lockdown e, in prospettiva, quello che aiuterà concretamente l’economia dei piccoli borghi.
redazionale
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