10 Set Superbike Bravi Platform team, svanisce il sogno Mondiale
Agostinelli e Naspi sfortunati a Lenzerheide ma resta una grande esperienza. Naspi si ritira dall’agonismo
Castelfidardo, 10 settembre 2018 – «Ci avete regalato un sogno». Il presidente della Superbike Bravi Platform team Rossano Mazzieri smorza l’amarezza del giorno dopo attenendosi a ciò che realisticamente è stata: un’avventura incredibile per i due alfieri del club fidardense d’azzurro vestiti ai Mondiali di categoria di Lenzerheide.
Il risultato non ha premiato l’impegno e la stagione sopra le righe di Alessandro Naspi e Alessio Agostinelli. Il cocktail di emozione e tensione davanti a una cornice di pubblico straripante, la sfortuna di rimanere imbottigliati nella bagarre di inizio gara, li ha relegati nella seconda parte del gruppo con scarse possibilità di recupero: l’osimano ha tagliato il traguardo al 45° posto (rispettando il numero di pettorale), il sirolese al 59° su 103 partenti.
Ad andare in fuga dettando l’andatura sono stati due biker non europei: il sudafricano Alan Hatherly e lo statunitense Christopher Blevins, che hanno condiviso il podio con l’olandese Nordemann sovvertendo i pronostici su un tracciato tecnico risparmiato dalla pioggia ma non da temperature rigide.
Poca gloria per gli italiani che però sono arrivati gagliardamente fino in fondo, riscuotendo gli elogi del CT Celestino che ha rimarcato come: «Naspi sia stato condizionato dalla caduta in partenza e ha dovuto inseguire, ma la sua come quella degli altri azzurri è stata una prova di grande carattere».
Visti i piazzamenti in World Cup e negli internazionali d’Italia, un pizzico di delusione può anche starci ma è tutto molto relativo. «Una gara fisicamente durissima, senza respiro, non tanto per le salite ma per i continui rilanci e i lunghi tratti sulle radici – il parere di Agostinelli – speravo in qualcosa di meglio ma ho dato tutto consapevole di non essere al top della condizione».
E il saggio Alessandro Naspi, ancor prima dell’appuntamento iridato, aveva deciso che sarebbe stata la sua ultima performance: solo il podio gli avrebbe forse fatto cambiare idea proseguendo sulla strada del professionismo. «Volevo finire con un super risultato e ci ho messo l’anima nella preparazione, ma la testa non ha collaborato in gara. Ho sempre puntato al massimo e cercato di spostare l’asticella verso l’alto: sono stati 10 anni di carriera bellissimi, lo sport mi ha fatto diventare uomo. Rimarrò in questo mondo ma ora mi attendono nuove sfide e progetti».
Alessandro annuncia in un post un lungo elenco di ringraziamenti, ma il più grande è quello che la società indirizza a lui: atleta, amico e ragazzo esemplare.
Il finale di stagione prevede la partecipazione di domenica prossima a Camerano alla RampiConero, una classicissima che la Superbike Bravi Platform team interpreterà come una sorta di passerella finale sullo slancio della vittoria nella classifica a squadre ottenuta l’altra mattina nella Conero Cup a Belmonte Piceno.
redazionale