Ancona. Toccata e fuga. Il tutto in meno di una settimana sperando che sia stato l’ultimo ostacolo sulla strada verso il completo recupero di Gianmarco Tamberi.

Il campione anconetano lunedì ha avuto il consulto con i migliori specialisti italiani in artroscopia. Si è deciso per l’intervento per rimuovere l’Os Trigonum presente nel retropiede del piede di stacco (sinistro) del campione mondiale indoor ed europeo di salto in alto. Mercoledì il ricovero. Giovedì mattina Gimbo si è sottoposto all’operazione in artroscopia alla Casa di cura Malatesta Novello di Cesena dal prof. Francesco Lijoi.
Ieri, venerdì, è già stato dimesso ed è tornato ad Ancona: «dove spero di passare un fine settimana tranquillo e sereno» ha confidato il finanziere di Offagna.
Come sta dopo l’operazione?
«Bene. Sono quasi sorpreso perché potrei camminare anche senza stampelle. Non voglio però forzare i tempi e le porterò per una settimana. Fra una quindicina di giorni potrò iniziare a correre e in un mese e mezzo riprendere a pieno la mia attività».
Che operazione è stata?
«Semplice ed è andata benissimo. E’ durata una quarantina di minuti, molto più tranquilla rispetto a quella di luglio. Tutta un’altra storia a livello fisico e mentale. Non mi sono accorto di nulla, anche perché mi hanno fatto l’anestesia totale. So solo che l’ossicino che mi hanno tolto era abbastanza grande. Il dolore che avvertivo era più che comprensibile».
Adesso?
«Lunedì salirò a Forlì per una visita di controllo dal prof. Lijoi. Inizieremo ad affrontare la fase di recupero».
Gimbo non vede l’ora di tornare a correre e a saltare. L’obiettivo dei mondiali di agosto a Londra resta sempre nei suoi pensieri. Con la speranza che l’Os Trigonum e tutti i problemi scaturiti in quella maledetta serata monegasca del 15 luglio siano totalmente messi alle spalle.