Ancona, 30 marzo 2022 – Sala Auditorium della Mole Vanvitelliana zeppa di tifosi, giornalisti, atleti e dirigenti dell’Ancona Matelica riuniti tutti lì per le ultime novità sul futuro della società biancorossa. E per incoronare il nuovo presidente dell’Ancona Matelica, Tony Tiong. Tanti gli applausi in apertura per la ds Roberta Nocelli citata e ringraziata dall’assessore allo Sport di Ancona Andrea Guidotti.

Patron Mauro Canil, nel ringraziare il Comune di Ancona, i tifosi, le forze dell’ordine (“senza di loro ad Ancona il calcio non si potrebbe fare”), ha ripercorso i passi principali che hanno portato lui e la sua società a far partire il progetto Ancona Matelica in serie C, ricordando come al centro ci fosse lo sviluppo del settore giovanile. Rivolgendosi a mister Colavitto, allenatore della prima squadra che milita in Lega Pro: «mister, abbiamo raggiunto, fin qui, lo stesso risultato dell’anno scorso. Allora, nell’affrontare i play off, ti dissi di fare quel che sai in serenità. Oggi ti dico la stessa cosa, sperando che quest’anno il Covid ci lasci in pace».
Non ha nascosto, Canil, la delusione verso gli imprenditori anconetani e marchigiani che non hanno risposto alla chiamata per supportare la società dorica. Supporto sul quale lui contava molto all’inizio dell’avventura.
Fino a quando all’orizzonte non si è palesata la figura di mister Tony Tiong. Valutato tutto, per Canil mister Tiong: «si è rivelato per quello che suol dirsi un treno da prendere, da non lasciar passare. Il mio non sarà un disimpegno, anzi, il mio impegno nel futuro della squadra sarà quello di salvaguardare l’investimento di Tiong, perché questo signore è una risorsa importante».
Al termine del suo discorso, i tifosi della Curva Nord presenti in sala si sono alzati in pedi e hanno cantato uno degli inni della curva. innescato anche dalla simpatia della ds Nocelli.
Ed è arrivata la volta di Tony Tiong. «Sono cittadino del mondo – ha esordito – sono nato in Malesia, lavoro a Hong Kong, ho passaporto australiano. Amo il calcio italiano, il mio giocatore preferito è Roberto Baggio. Così come amo l’Italia. Da anni passo le mie vacanze in Italia e mi sono sempre ripromesso che se un giorno mi fossi interessato di una squadra di calcio, questa avrebbe dovuto essere italiana».
Mister Tiong ha raccontato come la sua scelta dell’Ancona sia maturata dopo aver vagliato la società e i suoi conti a posto, le persone, i politici dorici, le strutture sportive. «Sono qui per vincere e per durare», la chiusa finale di Tiong.
I punti essenziali del suo programma, per riassumere, sono: «intanto durare a lungo, poi provare a far meglio di quest’anno nelle prossime due stagioni, far crescere il settore giovanile, creare la cittadella dello sport nel più breve tempo possibile, nonostante la lentezza della burocrazia italiana».
Quote societarie
È stato firmato fra le parti un accordo preliminare che prevede la cessione a Tony Tiong del 95% delle quote dell’Ancona Matelica possedute da Mauro Canil. La particolarità dell’accordo sta nel fatto che patron Canil non prende i soldi e scappa. Resta in società per vigilare e proteggere il nuovo presidente nel suo impegno. Come ha detto la ds Nocelli, che comunque resterà al suo posto anche con la nuova proprietà: «Tiong non ha acquistato solo una società di calcio, ha preso anche una comunità composta da tutta la grande famiglia dell’Ancona calcio».
Al termine della conferenza stampa la sensazione fra i presenti era di grande ottimismo. Le premesse affinché l’Ancona calcio possa avere futuro ci sono tutte. E mister Tiong ha dato di sé un’ottima impressione. Ora non resta che vederlo al lavoro. Grazie Canil, benvenuto Tiong!
© riproduzione riservata