Ancona – Dopo sessanta giorni di gestione finalmente la dirigenza della nuova Ancona si è presentata alla stampa e alla città nella cornice dell’hotel “La Fonte” di Portonovo a margine della cena di Natale, a cui erano presenti staff tecnico, prima squadra e settore giovanile.
Ricapitoliamo la composizione della compagine societaria: il 45% è detenuto dal gioielliere aquilano Ugo Mastropietro, il 40% dal tipografo pugliese Riccardo Leone, il 13% dall’architetto romano Fabiano Ranieri e il 2% dall’associazione Sosteniamolancona.
A gennaio entreranno altri due soci: l’imprenditore ascolano Gianfranco D’Angelo e l’albergatore riminese, ma pugliese d’origine, Fabrizio Giglio, già proprietario di una squadra maltese, il Garghour.

Gran cerimoniere della serata è stato il dg Gianfranco Mancini, il vero deus ex machina della società insieme a D’Angelo: Mancini ha ribadito che il progetto è triennale e l’obiettivo al termine di questi tre anni è nientemeno che la serie B. Chiaro che tutto passa attraverso la salvezza in questa stagione e per provare a garantirla la società interverrà pesantemente sul mercato.
Dopo aver adempiuto al pagamento di stipendi e contributi, ora il nuovo sodalizio dorico è impegnato finanziariamente da una nuova importante scadenza: la sostituzione della fidejussione presentata da Andrea Marinelli. I nuovi soci si sono impegnati, con un accordo scritto, a farlo entro il 31 dicembre: in cambio mister Akifix sponsorizzerà l’Ancona con 600mila euro in due anni.

Marinelli aveva già sottoscritto questo patto con Ranieri, che però non era riuscito a rispettarlo: un’altra promessa non mantenuta, un mantra nella sua esperienza anconetana. La società dorica, per bocca di Mancini, ha comunicato di aver presentato una fidejussione alla Lega Pro e ne avrebbe pronta un’altra in caso di bocciatura della prima.
Chiaro che se venisse accettata la fidejussione la nuova società realizzerebbe un passo importante per combattere lo scetticismo che regna fra i tifosi, scottati dalla gestione fallimentare di Sosteniamolancona e da quella pittoresca di Fabiano Ranieri.
La gente non si fida più. E con Ercole Di Nicola, ex ds de L’Aquila squalificato per calcioscommesse, che ha pubblicamente dichiarato di essere vicino a questa società, la fiducia non è di certo aumentata.