18 Set La pioggia non ferma la Rampiconero 2016
Mille e quaranta bikers hanno pedalato e faticato lungo i sentieri del Parco
Camerano. Oltre mille i partecipanti alla Rampiconero 2016; mille e quaranta per la precisione i ciclisti della mountain bike schierati stamattina, domenica 19 settembre, ai nastri di partenza nei pressi del Palazzetto dello sport.
Preceduta dal saluto di Galizio Saraceni, presidente dell’associazione Crazy Bike, e da quello del sindaco Annalisa Del Bello, la gara ha subito un taglio di percorso dovuto al maltempo. La sicurezza dei partecipanti viene prima dello spettacolo. È piovuto, in mattinata, ma la pioggia non ha impedito la regolare partenza alle nove e trenta, direzione Poggio.
La fatica dei mille e più ciclisti impegnati a sudare lungo i sentieri e le spiagge del Monte Conero è stata mitigata – ma si fa per dire – poco dopo il superamento del Poggio quando la pioggia ha lasciato il posto a una schiarita e a un tiepido sole.
Alla fine, il primo a tagliare il traguardo è stato l’aretino Francesco Failli con il tempo di 1 h. e 55’, alle sue spalle Cristiano Salerno. I due hanno battagliato a lungo spalla a spalla con Failli a spuntarla sul secondo solo verso fine gara. Terzo, Paolo Colonna.
Altra storia nel femminile. Per quanto riguarda le donne, taglia per prima il traguardo la grossetana Maria Cristina Nisi, del team savonese Bike Garage, alla sua prima volta alla Rampiconero. Una vera e propria dimostrazione di forza la sua dal momento che regola le avversarie con un distacco di otto minuti.
“In discesa sono rimasta indietro – ha confessato Maria Cristina – ma poi per fortuna sono arrivate le salite, il mio punto di forza. Ho recuperato e ho fatto il resto della gara in solitaria”
Sul secondo gradino del podio è salita Daniela Stefanelli, e sul terzo Elisa Gastaldi.
Dopo la premiazione, docce calde per tutti. E, al termine, le volontarie dell’associazione Crazy Bike, per la maggior parte mogli e fidanzate dei soci, hanno preparato e offerto il pranzo a più di mille e cinquecento persone fra organizzatori e atleti, con tanto di primo e secondo a volontà. Un apprezzatissimo corollario e un ringraziamento per chi oggi ha scelto di passare la giornata con i bikers di Camerano.
“È il quarto anno che partecipiamo a questo evento – racconta l’emiliano Cesare Giella – e posso dire che è una gara splendida, con uno staff eccezionale e disponibile”.
Gli fa da controcanto Annarita Raffaeli, una delle volontarie che hanno assistito i ciclisti durante la gara: “È’ il primo anno che svolgo questo incarico – ha detto, soddisfatta -. E l’ho accettato molto volentieri. Sono una sportiva e dopo varie edizioni in cui ho fatto solo la spettatrice ho deciso di dare una mano”
Soddisfatto anche Lino Secchi, presidente regionale della Federazione italiana ciclismo: “Noi, come federazione, autorizziamo la gara, il resto, organizzazione, promozione, assistenza spetta alla Crazy Bike di Camerano. Un’associazione con tanti iscritti competenti, dal primo all’ultimo. La Rampiconero – ha continuato il presidente Secchi – è una gara di rilevanza nazionale pur se inserita nel calendario regionale. E non mira solo alla promozione della mountain bike, ma pure ai luoghi che vengono toccati dal percorso. Avere alla partenza mille concorrenti è una grossa soddisfazione per chi ci lavora tutto l’anno”.
A fare della Rampiconero una gara così partecipata, con atleti che arrivano da ogni regione, è la sicurezza garantita a tutti lungo il percorso. Un fiore all’occhiello, dunque, per Camerano e per le Marche.