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Pane Burro & Marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

di Paolo Fileni

Il coraggio dorico di svoltare dopo 30 anni di centrosinistra

L’antico popolo di mare si è stufato di galleggiare e basta


Camerano, 30 maggio 2023 – E così, dopo oltre trent’anni, gli anconetani popolo di mare hanno trovato il coraggio per mettere la parola fine ad un vero e proprio regno politico del centrosinistra scegliendo come proprio Sindaco il candidato del centrodestra Daniele Silvetti, già presidente dell’Ente Parco del Conero, netto vincitore di queste Amministrative 2023 sulla candidata del centrosinistra Ida Simonella rea d’essere foresta (non anconetana), e delfina di quella Valeria Mancinelli sindaco uscente da uno scranno decennale che, dopo averne tessuto le lodi in fase di candidatura, l’ha praticamente lasciata da sola ad affrontare le fatiche della campagna elettorale prima e dei ballottaggi poi.

Un regno così lungo, e per certi versi inspiegabile quello del centrosinistra, che ha finito per logorare i regnanti e ancor di più i sudditi stufi, questi ultimi, di sentirsi dire negli ultimi tre decenni che tutto sarebbe cambiato in città per poi rendersi conto che nulla cambiava. Dunque, un coraggio il loro dettato più dalle delusioni accumulate nel corso dei decenni che da una vera e nuova consapevolezza politica.

Ida Simonella ha perso per tanti motivi ma, principalmente, perché non ha avuto la capacità di trasmettere discontinuità rispetto a chi l’ha preceduta. Anzi, su quel solco s’è incanalata convinta di poter sfruttare a suo favore quello storico zoccolo duro della sinistra anconetana che, va detto per coerenza, non l’ha tradita. Ma non è bastato ad arginare la forte volontà di tanti dorici di vedere davvero cambiare la città. E dal momento che l’unica alternativa era il centrodestra, hanno trovato il coraggio per provare a dare una svolta.

L’avvocato Daniele Silvetti ha vinto per tanti motivi. Intanto perché, come presidente dell’Ente Parco del Conero, in questi anni ha dimostrato capacità gestionali, senso dell’innovazione e visione. Realizzando tutta una serie d’iniziative che hanno davvero migliorato il Parco. Ha condotto una campagna elettorale dai toni bassi, con stile, senza mai aggredire l’avversaria. Senza mai promettere l’irrealizzabile. E dando davvero il senso della volontà di cambiare gli schemi stantii del centrosinistra locale (e non solo), offrendo un assessorato a quei giovani guidati da Battino che sono davvero la novità di queste Amministrative.

Sui social crescono le aspettative verso il nuovo Sindaco, chiamato a dimostrare che una nuova Ancona è possibile. Impresa ardua ma non impossibile. Commentando i risultati, qualcuno l’ha messa sull’ironia: “Buongiorno Ancona, tutto bene?”. Bello, serio e lucido il post di Eliana Maiolini che si rivolge alla Simonella scrivendo, tra l’altro: “Amica mia oggi è duretta, come diceva nonna…  Sarebbe andata così, era quasi scritto. La città ha voluto il cambiamento perché noi in 30 anni eravamo ormai un sistema di soliti noti. Ce ne siamo accorti durante la campagna elettorale ma ostinati e generosi fino alla fine ci abbiamo creduto. Tutti. È una saracca, come si dice ad Ancona. Nessuno ne esce illeso… Buon lavoro a chi verrà. Senza pregiudizi”. Leggetelo, ne vale la pena.

Chiudiamola così. Buon lavoro a Daniele Silvetti e alla squadra che metterà in piedi nei prossimi giorni. Perché di un buono, ottimo lavoro, ha disperatamente bisogno la città di Ancona e ancor di più gli anconetani, antico popolo di mare che si è stufato di galleggiare e basta.

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