
Camerano. E’ un Camerano che vuol essere protagonista anche in Eccellenza. Un nuovo torneo, un salto storico per la società gialloblu nel massimo campionato regionale. I dirigenti predicano prudenza. Sussurrano di voler disputare ‘’un campionato tranquillo, poi quello che verrà sarà tutto di guadagnato’’, ma la qualità nel roster a disposizione di mister Luca Montenovo è alquanto aumentata.
‘’Forse anche troppo per gli obiettivi che ci siamo prefissati – sorride il d.s. Massimiliano Trozzi, 36 anni, tornato al Camerano a marzo dopo un periodo di inattività dovuto a problemi di lavoro – per noi si tratta di un campionato tutto nuovo’’.
L’ultimo acquisto risponde al nome di Renato Rafael Bondi, classe1981, brasiliano.
‘’E’ venuto a svolgere la preparazione con noi perché si voleva avvicinare a casa. Si è inserito bene nel gruppo e siamo riusciti a trovare l’accordo’’.
Un centrocampista offensivo di spessore. L’ultimo anno passato con la Civitanovese in Eccellenza, ma in precedenza ha vestito, tra le varie, anche la maglia dell’Ancona in D e C, ma anche Perugia, con varie stagioni in B tra Salerno, Arezzo e Grosseto. Con Bondi in squadra l’asticella stagionale del Camerano non può che alzarsi, puntando ai playoff. Ma non c’è solo Bondi: nel gruppo i nuovi sono Elia Santoni che andrà a far compagnia ai fratelli Mattia e Michele. In attacco Elia Donzelli, in difesa Nicola Santini. E poi una coppia di giovani: il difensoreAngelici e l’attaccante Filippetti, entrambi classe 1998.
Hanno salutato il gruppo i vari Spina, Brandoni, Rrhudo, Taddei e Piangerelli. Sarà un’Eccellenza alquanto tosta.
‘’Metto tre squadre un gradino sopra le altre – sentenzia il ds – Fabriano, Cerreto, Sangiustese e Montegiorgio. Attenzione anche al Tolentino, perché tutti gli anni esce sempre fuori’’.
Proprio il Montegiorgio sarà il primo avversario del Camerano in campionato. In casa.
Appuntamento per i tifosi al 3 settembre al Montenovo (i lavori per sistemare tribune e spogliatoi partiranno solo la prossima primavera).
‘’Oltre a fare un discreto campionato, investendo anche sul settore giovanile, vorremmo riavvicinare il paese alla squadra. Sentiamo troppo il distacco. Non vediamo ancora la passione che serve a ripagare gli sforzi di società e squadra. Anche perché abbiamo un progetto importante – conclude Massimiliano Trozzi – rimanere in categoria diversi anni. La D? Per ora non abbiamo le basi e le potenzialità per fare un ulteriore salto soprattutto a livello organizzativo, dirigenziale e logistico’’.
In futuro, però, mai dire mai.