27 Ago Scuola Marche, caos a 18 giorni dall’inizio dell’anno scolastico
Gli interventi sul tema di tre candidati alle regionali. Battistoni (FI): "Nelle Marche regna il caos. La scuola resta a piedi"; Pancioni (M5S): “Realizzabili a costi modesti molti piccoli interventi per migliorare la qualità della vita a scuola”; Carloni (PD): “Il Covid ci ha fatto capire l’importanza del volontariato
Ancona, 27 agosto 2020 – Mancano poco meno di tre settimane all’inizio dell’anno scolastico nelle Marche e ancora non è chiaro a nessuno se, quando e come partirà. Sul tema intervengono tre dei principali partiti e candidati alle prossime regionali, ognuno con visioni diametralmente opposte. Tentiamo una sintesi estremamente difficile e delicata.
Battistoni (FI): «Quasi due settimane all’inizio (presunto) dell’anno scolastico e il governo non è ancora in grado di dirci se e come potranno andare a scuola in sicurezza i nostri figli. Nelle Marche poi, c’è anche più confusione. Al confronto di ieri fra Stato e Regioni, che per adesso non hanno raggiunto un accordo, hanno partecipato due assessori della Giunta Ceriscioli, il quale, una volta ragguagliato sull’andamento negativo dell’incontro, ha addirittura sostenuto che i ragazzi dovessero indossare la mascherina sempre, sia quando sono sugli autobus, sia quando sono in classe».
Pancioni (M5S), nel suo intervento fa una lunga disquisizione sull’offerta formativa della Regione Marche nei confronti degli istituti professionali per lei da sviluppare, mentre: «Per quanto riguarda le scuole della nostra regione voglio per un attimo mettere da parte le grandi problematiche che da tempo sono all’attenzione di tutti, e al centro di infinite polemiche, spesso pretestuose: le classi pollaio, le scuole sicure, la necessità di nuovi banchi con o senza rotelle. Da insegnante, ma anche solo da persona pragmatica e di buon senso, so che ci sono – e sono realizzabili con costi relativamente modesti- molti piccoli interventi in grado di migliorare la qualità della vita quotidiana a scuola».
Carloni e Mastrovincenzo (PD): «Mancano meno di tre settimane all’inizio dell’anno scolastico ed il principale pericolo che affligge le famiglie è il rischio di un repertino dietrofront dopo pochi giorni dalla prima campanella. Per evitare questo rischio – dice Manuela Carloni – è necessario far dialogare le istituzioni scolastiche, il mondo del volontariato ed il terzo settore, per poter raggiungere le famiglie fornendo loro gli strumenti di supporto per la ripresa dell’anno scolastico». Le fa eco Antonio Mastrovincenzo: «È dal dialogo fra istituzioni e cittadini che nascono idee e soluzioni. Per questo il Consiglio regionale ha approvato recentemente una proposta di legge da me presentata sul tema della partecipazione».
Riprendendo il suo intervento iniziale, rispetto alla dichiarazione di Ceriscioli, Francesco Battistoni conclude: «Spero che questa non sia la linea di tutto il suo partito, perché vorrebbe dire che il centro sinistra vuole esporre i nostri ragazzi ad una vita scolastica e non solo, davvero complicata, ma per adesso, non ci sono state smentite.
Nel frattempo attendiamo di sapere, con certezza, cosa sarà del trasporto pubblico locale, delle classi, e degli studenti».
La conclusione della Carloni termina con un appello ai cittadini: «Siamo qui oggi per chiedere di continuare la bella collaborazione avviata con il governo di centro sinistra delle Marche che ci ha permesso di realizzare un bando, Riesco Marche, che vede tutte le reti insieme con cui stiamo affrontando le conseguenze del Covid e del post Covid per continuare a garantire ai cittadini di questa regione un governo sensibile e attento ai bisogni della propria comunità».
Insomma, da parte dei suddetti candidati alla Regione Marche sul tema scuola tante critiche, parole a ruota libera, promesse ed indirizzi a supporto della loro campagna elettorale, ma nessuno che sia in grado di dirci con precisione quando e come inizieranno le scuole nelle Marche. Se tutti gli studenti avranno o meno il loro banco, le loro mascherine, i loro insegnanti per garantire le lezioni in tempo utile.
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