Ancona, 23 novembre 2018 – “Le rivendicazioni sono le stesse ormai da anni ma finora nulla è successo e temiamo che poco succederà anche dopo questa iniziativa”. Così Oriano Mercante, segretario di Anaao Assomed Marche principale sindacato di medici e dirigenti sanitari, ha fatto riferimento alla giornata nazionale di sciopero indetta su tutto il territorio nazionale.
Le sigle sindacali unite di medici, veterinari e dirigenti sanitari si sono mobilitate con un sit-in di fronte a Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, per chiedere un adeguato finanziamento del sistema sanitario pubblico e il rinnovo del contratto di lavoro ma le speranze di ottenere delle risposte adeguate non sembrano molte.
La mobilitazione, che ha avuto un’adesione superiore all’80% anche se solo una parte dei 2.500 medici marchigiani ha potuto effettivamente astenersi dal lavoro essendo stata precettata per garantire i servizi minimi, riguarda soprattutto la politica ed il legislatore anche se, a livello regionale, qualcosa si può fare procedendo velocemente alla stabilizzazione dei precari, scongiurando la chiusura dei piccoli ospedali e dicendo stop al convenzionamento delle strutture private.
“Siamo poco considerati, sfruttati e sottopagati, però poi siamo indispensabili – ha spiegato Oriano Mercante – perché la gran parte di noi non ha potuto esercitare legittimamente il diritto allo sciopero che è sancito dalla Costituzione. È stato molto bello però – insiste – che anche alcuni cittadini abbiamo partecipato alla mobilitazione ed indossato con noi il camice bianco a tutela della salute di tutti”.
I manifestanti sono stati poi ricevuti all’interno della sede della Regione Marche da Federico Talè, consigliere regionale e delegato dal Presidente Ceriscioli a seguire da vicino le questioni che riguardano il comparto della sanità.

“Il sottofinanziamento – hanno detto i delegati di tutte le sigle Anaao Assomed, Cimo, Fp Cgil Medici E Dirigenti Ssn, Fvm Federazione Veterinari E Medici – Fassid, Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici, Coordinamento Nazionale Delle Aree Contrattuali Medica Veterinaria Sanitaria Uil Fpl rivolgendosi a Talè – crea una sanità a due velocità, una per ricchi e una per coloro che non possono permettersi visite a pagamento. Questo rafforza la sanità privata e si assiste, anche nella nostra regione, alla chiusura di ospedali pubblici e al convenzionamento di cliniche private”.
Assunto l’incarico da circa un mese Federico Talè ha illustrato le priorità su cui la Regione Marche sta lavorando per soddisfare le esigenze della sanità regionale: “Liste d’attesa, pronto soccorso e la modifica della delibera 1331 che riguarda la gestione dei centri diurni per disabili sono i tre temi su cui ci stiamo concentrando in via prioritaria – ha detto Talè – con l’obiettivo di stabilizzare i precari come già accaduto per 1.800 operatori, cercando risorse per nuove assunzioni e per finanziare la legge Balduzzi sul lavoro aggiuntivo”.
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