Loreto, 21 gennaio 2019 – Visita ufficiale di due rappresentanti istituzionali di Fratelli d’Italia, il deputato Francesco Acquaroli e il capogruppo regionale Elena Leonardi presso l’Ospedale Santa Casa di Loreto. Eccellenze e criticità sono state oggetto di sopralluogo, su invito del consigliere comunale Gianluca Castagnani, presente alla visita, al fine di tenere sempre alta l’attenzione di quello che è un particolare Ospedale, sia per il bacino di utenza sia per la presenza del Santuario Mariano.

L’occasione è stata fornita dal desiderio di conoscere a fondo il Centro Diagnosi Prenatale: una vera e propria unicità da Bologna a Bari, che ha visto nel giro di soli due anni dalla sua inaugurazione un afflusso di gestanti veramente considerevole. Quasi settemila prestazioni annue con un tempo di attesa di soli 4 giorni dalla prenotazione, fanno capire il livello di qualità e di passione che si mettono in questa struttura dipartimentale.
“La diagnosi prenatale è uno strumento importantissimo – ha spiegato la vicepresidente Commissione Sanità regionale Elena Leonardi – in cui la presa in carico del nascituro avviene sin dalla fase embrionale e che consente non solo di individuare eventuali problematiche definendo le azioni di intervento più efficaci, sia nel grembo materno che dopo il parto, ma anche di essere di valido supporto alla famiglia. ”
L’inversione di tendenza, nella mobilità, verso questo Centro fa capire quanto questa realtà va implementata e messa a regime. “Chiedo pertanto ufficialmente – ha proseguito la Leonardi – concreti investimenti nell’organico della struttura sia nelle figure delle ostetriche sia di particolari professionalità come ad esempio il medico genetista”.
Per l’onorevole Francesco Acquaroli: “l’egregio lavoro del dottor Cecchi, che sovrintende il reparto, va sostenuto, e credere su di esso significa anche investire su questi progetti che sono opportunità che l’Asur non può perdere”.
Leonardi ed Acquaroli hanno poi visitato gli altri reparti ricevendo informazioni e chiedendo spiegazioni sulle criticità da risolvere. Nel caso della radiologia, anche su sollecito di Castagnani, la Leonardi ha potuto verificare di persona come la rottura della cosiddetta “scopia” impedisce di fare diagnosi approfondite durante la sessione di raggi “X”; oppure l’ecografo che vede i cosiddetti cristalli della sonda da ben otto mesi ancora non sostituiti. Un’altra sollecitazione ha riguardato l’ontopantomografo ancora non riparato e i frigoriferi per la custodia di alcuni medicinali particolari.
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