29 Ott Ancona: approvato il regolamento del Testamento biologico
La Giunta comunale di Ancona ha approvato il regolamento attuativo per il registro del testamento biologico detto anche dichiarazione anticipata di trattamento sanitario
Ancona. Rallegramenti per questa decisione del sindaco Mancinelli, che è il frutto di anni di lotte e di iniziative su questo tema, culminate ormai un anno fa nella mozione depositata e fatta approvare dai consiglieri comunali d’opposizione di Sel -Ancona Bene Comune Francesco Rubini e Stefano Crispiani.
Finalmente, dunque, l’amministrazione comunale di Ancona istituisce questo registro che va a tutelare i diritti fondamentali dei cittadini e, in mancanza di una legge nazionale, introduce uno strumento per affermare e far rispettare i diritti fondamentali delle persone e la loro libertà di decidere sulla propria vita e per l’affermazione dell’autodeterminazione nel fine vita.
Con l’istituzione del registro dei testamenti biologici si darà la possibilità agli anconetani di depositare le proprie volontà sul fine vita all’interno dell’istituzione comunale, che può significare, per molti, la possibilità di non vedersi costretti ad accettare decisioni altrui nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nell’eventualità, cioè, che ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza.
Ricordiamo che ad Ancona questa iniziativa era partita nel 2009, con una raccolta di firme di cittadini che chiedevano l’istituzione di questo registro. Dopo varie iniziative di sollecitazione e di sensibilizzazione svolte in città in questi anni su questa tematica, finalmente l’amministrazione comunale lancia un messaggio importante sulla via del progresso e dei diritti civili. Un segnale forte che speriamo possa spingere il Parlamento italiano a legiferare per una legge sul fine vita.
Questo grande risultato va attribuito all’associazione Uaar di Ancona; a Francesco Rubini Filogna, consigliere comunale e capogruppo di Sel Ancona e a Renato Biondini, segretario della cellula cittadina dell’associazione Luca Coscioni. E a tutti gli anconetani che li hanno sostenuti nella battaglia duranta anni.
«Vogliamo dedicare questa vittoria a Max Fanelli che ci ha lasciato questa estate – è il loro commento – è grazie al suo coraggio alla sua determinazione che questo tema del testamento biologico e dell’eutanasia ha avuto nuovo slancio, portando alla ribalta e all’attenzione nazionale il diritto all’autodeterminazione nel fine vita, per essere liberi fino alla fine».