Sirolo. Sebbene i Comuni, obbligatoriamente dal 2012, debbano dotarsi di un piano di emergenza di protezione civile, ogni calamità naturale in Italia mette in luce la grande carenza nell’ambito della gestione dell’attività di prevenzione.

Per accelerare la macchina dei soccorsi e ridurre danni e numero di vittime, la popolazione, così come i soggetti preposti alla salvaguardia delle persone, deve conoscere perfettamente le istruzioni di comportamento durante qualsiasi disastro, non solo sismico ma anche in caso di incendio, frane e alluvioni.
Già prima del recente sisma di Amatrice, il Circolo Pd sirolese aveva richiesto i documenti di protezione civile al Comune.
“Non abbiamo creduto ai nostri occhi quando, alla richiesta dei documenti, ci è stato consegnato un piano di emergenza…del 1985! – si legge in una nota – Si, 31 anni fa per l’esattezza, quando la popolazione si attestava poco sopra i 3.000 abitanti e dove cresceva l’erba ora c’è una città. Riteniamo questo atteggiamento scandaloso e significativo di una scarsa volontà non solo di seguire le leggi in vigore, ma anche di tutelare al meglio il cittadino”.
Dal 2013 il servizio di protezione civile viene svolto in maniera associata con il Comune di Numana e la spesa finora sostenuta dal Comune di Sirolo è stata di oltre 38.000 euro complessivamente per gli anni 2013-2014-2015.
Il Circolo Pd chiede quindi di aggiornare il Piano del 1985 e di capire quali siano le effettive sinergie con Numana per evitare di correre il rischio di spendere male il denaro pubblico.
Inoltre vengono richieste al Primo cittadino, Moreno Misiti, maggiore informazione verso i cittadini e l’esecuzione di esercitazioni periodiche, come consigliato dalla Protezione Civile, per insegnare ai sirolesi i comportamenti da tenere in caso di disastri naturali.
Duro l’attacco finale.
“Il Sindaco Misiti, se non ha voglia di fare il sindaco, si dimetta! – conclude la nota – L’informazione ai cittadini è un impegno morale prima ancora di un obbligo di legge!”