Sirolo, 30 marzo 2019 – Si va delineando sempre più il quadro delle liste che si presenteranno alle Amministrative del 26 maggio prossimo. La campagna elettorale entra nel vivo e a Sirolo, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, resta ormai solo l’incognita del M5S che è presente e rappresentato, ma non ha ancora svelato se si candiderà da solo, se si apparenterà con qualcuno o non si presenterà affatto.
Intanto, alle 18 di ieri presso l’hotel Sirolo il candidato sindaco Giuseppe Misiti ha presentato la sua lista civica Prima di tutto Sirolo. Un simbolo semplice: un simpatico delfino ammiccante in campo bianco contornato dalla dicitura della lista. E ha reso pubblici i nomi dei dodici candidati: nove suoi e tre della Lega, il partito politico di Salvini che lo appoggia e che gli potrà garantire una mano e un aiuto prezioso direttamente dal Governo centrale.
Alla presenza di una quarantina di persone, sono stati letti i loro nomi:
Marco Battellini; Giorgio Manfrini, Silvio Manni, Alessandro Mengassini, Giancarlo Petraccini; Rosalba Raffaelli; Mirko Ruggeri; Marco Santinelli; Donatella Strologo; più i tre esponenti della Lega, Claudia Scataglini; Carlo Strappato e Teresa Vicedomini.

Quasi la metà dei candidati erano assenti per impegni vari, e questo la dice lunga sulla capacità organizzativa di Pino Misiti. Che comunque si è scusato: «È colpa mia – ha esordito – ho sbagliato giorno e ora. Alle 18 del venerdì la gente sta ancora lavorando. Rimedieremo ai prossimi incontri». Se dovesse vincere le elezioni, c’è da augurarsi che non amministrerà così come organizza le presentazioni della sua lista.
A Sirolo, i Misiti sono ormai una vera e propria dinastia politica che dura al governo della cittadina da vent’anni. Prima di diventare consigliere in Provincia infatti, Giuseppe Misiti ha ricoperto a Sirolo la carica di sindaco per dieci anni, dal 1999 al 2009. A dargli il cambio in qualità di primo cittadino, dal 2009 ad oggi, il figlio Moreno, sindaco uscente. Ed oggi, a 80 anni suonati, Giuseppe Misiti torna a candidarsi sindaco per succedere al figlio. Un attaccamento della famiglia a Sirolo e ai sirolesi davvero encomiabile.

Un attaccamento che Giuseppe Misiti non nasconde e, anzi, enfatizza. «Quando sono arrivato a Sirolo – ha ricordato ieri – i giovani se ne andavano dal paese. Con un nuovo piano regolatore che li favoriva li abbiamo fatti tornare. La Pro loco, è stata una mia creatura, così come il Circolo culturale. Abbiamo abbandonato il turismo sacco a pelo per quello di qualità. Dov’erano i politici di oggi quando io lottavo per fare il Parco? Lì era prevista una colata di cemento che ho scongiurato!».
Ce l’aveva un po’ con tutti Giuseppe Misiti ieri sera, nella convinzione che solo lui, con la sua esperienza, è in grado di preservare Sirolo dalle tante minacce, garantendogli uno sviluppo e un turismo di qualità. «Gli opportunismi vecchi e nuovi che si stanno affacciando – ha tuonato – non portano da nessuna parte. Qualche babbeo che si aggira per Sirolo è meglio che se ne vada, che si tolga dai piedi! E mi assumo tutta la responsabilità di quel che dico».
Ci aspettano quasi due mesi di campagna elettorale, e se queste sono le premesse a Sirolo si preannuncia scoppiettante e piena di fuochi d’artificio. Di tutti i colori!