Osimo, 28 novembre 2020 – «Sulle barriere architettoniche raccontiamola tutta! Non solo sono state disattese tutte le aspettative, ma la famosa figura professionale del Disability Manager che fine ha fatto?»
Monica Bordoni, del gruppo consiliare di Liste Civiche, entra a piedi uniti sul tema e attacca l’Amministrazione comunale e il PD osimano: «Come Liste Civiche è dal 2016 che proponiamo mozioni, ordini del giorno, Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) – ricorda la capogruppo – ma purtroppo dall’Amministrazione abbiamo ricevuto solo parole; nessun atto declinato si è trasformato in progetti realmente fattivi».

Com’è nello stile di Liste Civiche, l’accusa è dura e diretta: «Questa, è un’Amministrazione incapace di dare risposte serie che non siano selfie o proclami, ma soprattutto è sorda nell’ascoltare le esigenze delle persone in difficoltà, come in questo caso dei disabili, e migliorarne le occasioni di mobilità e socialità, soprattutto in un momento difficile come questo caratterizzato dalla pandemia!»
La Bordoni attacca il PD osimano in merito alla ventilata figura del Disability Manager: «Una trovata del gruppo PD che nel 2018 l’aveva portata in Consiglio comunale: una figura professionale, probabilmente studiata per sistemare qualcuno dei loro, con il compito di supervisionare il territorio per favorire l’integrazione dei disabili attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche, per migliorare i trasporti pubblici, per l’inclusione sociale e lavorativa e per la creazione di servizi per l’accesso alle nuove tecnologie informatiche. L’enfasi di quel progetto, che fine ha fatto?»
A due anni di distanza, a detta della Bordoni: «Un nulla di fatto! Eppure, la necessità di sostenere una quotidianità stabile e prevedibile per le persone disabili è un aspetto molto significativo. Soprattutto in un momento dove il distanziamento sociale e tutte le misure messe in campo dal governo per il contrasto e il contenimento della pandemia in atto, pone il disabile di fronte a cambiamenti non di facile applicazione, né di facile accettazione!»
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