Pesaro, 21 febbraio 2020 – «Grazie a tutti voi che oggi siete in questa piazza meravigliosa che ha un solo desiderio: portare un vento di cambiamento nel nostro Paese e nella nostra Regione. A poche centinaia di metri da noi c’è un’altra piazza in cui si sono radunate le “sardine del PD” che vorrebbero impedirci di parlare. Ognuno è libero di stare nella piazza che vuole, ma io mi pongo alcune domande…»

Ha esordito così, ieri in Piazza del Popolo a Pesaro, il consigliere regionale Mirco Carloni (Area popolare – Marche 2020), nell’introdurre la serata e l’intervento di Matteo Salvini (Lega) sceso nelle Marche per dare il via ufficialmente alla campagna elettorale per le Regionali 2020.

Davanti ad una piazza stracolma (circa tremila persone), Carloni ha fortemente attaccato il movimento delle sardine, radunate anch’esse in una piazza vicina, ponendo agli intervenuti quattro quesiti fondamentali con lo stesso incipit: dov’erano le sardine, quando… quando nelle Marche venivano chiusi 13 ospedali? Dov’erano, quando in una sola notte con un decreto il Governo ha cancellato Banca Marche? Dov’erano, quando la nostra economia si sgretolava un po’ alla volta? Dov’erano le sardine del PD quando in questi anni le popolazioni colpite dal terremoto lamentavano ritardi, lentezza e burocrazia?
Le sue risposte ai quesiti sono contenute nel video che segue:
Intanto poco più in là, in Piazzale Lazzarini, Mattia Santori leader delle sardine si è ritrovato con circa 500 dei suoi; in un confronto pacifico a distanza di qualche centinaio di metri dal nemico giurato.

A specifica domanda dei giornalisti, Santori ha dichiarato: «Siamo in attesa di capire chi sarà il candidato della sinistra per le regionali. A noi andrebbe bene un rappresentante di una lista civica. Dobbiamo fermare un certo tipo di destra. Anche nelle Marche, certo, perché i nomi dei candidati che circolano appartengono ad una destra molto più bieca di quella che conosciamo».
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