12 Ott Il sindaco Paolo Niccoletti replica ad Emidio Spina segretario di Aps
Loreto. La replica del sindaco Paolo Niccoletti (Adesso Loreto) all’attacco di Aps è arrivata attraverso un manifesto affisso per le vie cittadine, dal titolo: Rancore e nostalgia.
Il manifesto di Adesso Loreto precisa e chiarisce alcuni punti, in particolare quello sulla vicenda PIP di Via Barca, riguardante il rimborso comunale a favore di due famiglie per un ammontare di circa 1 milione e 500 mila euro per un esproprio, ricordando ad Aps che la vicenda era iniziata sotto la loro amministrazione.
Altro punto, l’ascensore di via Sisto V che, recita la replica di Adesso Loreto, è stato costruito interamente dal Ministero dei lavori pubblici il quale, con fondi propri, provvederà a ripararlo.
Niccoletti precisa anche le posizioni che riguardano il palazzetto dello sport, il circolo degli anziani, gli uffici delle Opere Laiche, la scuola San Francesco ed altre opere minori realizzate, recita il manifesto, con varianti al piano regolatore generale in favore delle Opere laiche lauretane e di tutti i cittadini.
Non manca un vero e proprio attacco frontale ad Aps in merito alla vendita alle Opere laiche lauretane, nel periodo della loro amministrazione, del mattatoio, dell’ex Omni e del mercato coperto, dove ora c’è il circolo degli anziani. La denuncia prosegue per la vendita sottocosto del servizio del Metano, gestito da sempre dal Comune di Loreto, per la cessione gratuita dell’acquedotto mentre, sulla gestione delle scuole, viene imputata ad Aps la chiusura della scuola in frazione Costabianca.
Singolare come certe questioni, e certi attacchi, vengano portati in piazza utilizzando manifesti affissi ai muri, anziché risolverli nel luogo deputato: il consiglio comunale. Questi scambi d’accuse affidati ai manifesti non portano alla soluzione di nessun problema, e spesso non fanno che irritare chi li legge.
La cittadinanza si spacca in due, ovviamente. C’è chi dà ragione al sindaco e chi al segretario di Aps, Spina. Ma nel cono d’ombra di queste scaramucce senza senso si annida sempre il malcontento per certe iniziative che lasciano il tempo che trovano. Ognuno è libero di pensarla come crede. Ecco alcuni pareri raccolti per strada.
Egidio è lapidario: «Invece di fare cagnara tra loro, che uniscano le forze per risolvere i problemi di Loreto, in primis la chiusura dell’Ospedale Santa Casa».
Per Mirco: «I politici loretani sono come “quelli di Fano”, al giorno litigano, mentre alla sera mangiano e bevono assieme».
«Invece di parlare di cose passate facciano qualcosa per risollevare una città che sta morendo – protesta Paolo – con un centro storico praticamente deserto». Mentre per Mario, che ne ha viste tante, la conclusione è lapalissiana: «Forse questi signori pensano che noi loretani siamo stupidi, mentre sappiamo benissimo di chi sono le colpe».
A chiudere la questione ci pensa Luciano: «Di questo passo, se non si danno una mossa, sarebbe opportuno tornare allo Stato Vaticano, come un volta».
Affermazioni dirette, segno inequivocabile di un malcontento dilagante che nasconde una grande preoccupazione per la chiusura dell’Ospedale. Ma non solo. La gente si sente lontana dalla politica in genere, e quella locale non è in grado né di coinvolgerli né di risolvere i problemi, impegnata com’è a litigare e a rimpallarsi responsabilità.