11 Set Elezioni Regionali Marche 2020: chi è Daniele Silvetti
Cinque domande per presentare agli elettori il già coordinatore provinciale e vice coordinatore regionale di Forza Italia
#intervista promozionale legata all’acquisto di un banner pubblicitario su Corriere del Conero
Ancona, 11 settembre 2020 – A nove giorni dall’apertura dei seggi elettorali per eleggere il nuovo Governatore delle Marche, Corriere del Conero incontra alcuni candidati al ruolo di Consigliere regionale. Cinque domande, uguali per tutti, che permetterà loro di farsi conoscere meglio dai nostri lettori. Oggi è la volta di Daniele Silvetti, già coordinatore provinciale e vice coordinatore regionale di Forza Italia.
Chi è Daniele Silvetti?
Ho 46 anni ed esercito la professione di avvocato. Sono nato e vivo con la mia famiglia e lavoro ad Ancona. Ho una grande passione per la politica che mi ha portato all’attivismo fin dai tempi del liceo. In oltre 30 anni d’impegno ho sempre difeso le idee nelle quali credo riconoscendomi nei valori del Partito Popolare Europeo e di Forza Italia.
Perché la sua candidatura (o ricandidatura) alle regionali 2020?
Come coordinatore provinciale e vice coordinatore regionale di Forza Italia, ero molto impegnato nel creare una “squadra” di candidati che fosse aperta ad un’esperienza civica di sindaci, consiglieri comunali, importanti elementi della società civile, come in effetti è accaduto. Contemporaneamente però, mi è stato chiesto con forza di non essere solo allenatore ma anche capitano di quella squadra. Ho accolto con slancio la fiducia nel mio contributo e ritengo che dopo due legislature da consigliere di opposizione oggi ci possano essere le premesse per contribuire al governo delle Marche e quindi la sfida è molto stimolante.
Tre punti essenziali del suo programma
Primo punto le infrastrutture e il rilancio economico: le Marche hanno bisogno di uscire da un isolamento infrastrutturale che penalizza il nostro sistema manifatturiero e le possibilità di agganciare una ripresa che in Italia è ancora molto debole ma che sui mercati internazionali è già consistente. Secondo punto il sistema del welfare: va ripensato nel suo complesso riscrivendo il piano sanitario regionale e riempiendolo di contenuti riequilibrando il peso burocratico amministrativo a favore di quello medico-sanitario, dando efficienza al sistema di prenotazione delle visite e investendo su una sanità pubblica più diffusa sul territorio che garantisca i servizi minimi essenziali per tutti i cittadini, dall’entroterra alla costa. Il terzo punto riguarda il rapporto con l’Europa: il Recovery Fund costituirà una grande opportunità per il rilancio delle nostre Imprese. Il rapporto con le Istituzioni europee dovrà essere continuativo e strutturale. Occorre dare una svolta alla ricostruzione post sisma delle Marche, semplificando le procedure e costituendo una cabina di regia fra i Sindaci del Territorio presieduta da un Commissario indicato dalla Regione.
Le due cose che ama di più della nostra regione
Le Marche sono veramente una regione plurale e questa possibilità di andare dal mare alla montagna va valorizzato in termini di incoming turistico e di promozione delle eccellenze enogastronomiche, culturali, storiche, artistiche. Dietro all’artigianato ci sono le persone, gli imprenditori. Loro sono un grande valore aggiunto, il loro saper fare, il loro ingegno, la loro creatività. Noi marchigiani siamo ingegnosi e vivaci, lavoriamo duro e sappiamo fare grandi cose ma i tempi dell’economia finora non hanno coinciso con quelli della politica: è ora di azzerare il gap valorizzando il ruolo della Camera di Commercio unica e migliorando la viabilità stradale e ferroviaria.
Mandi un messaggio agli elettori marchigiani
Mi candido alle prossime elezioni regionali del 20-21 settembre convinto di poter dare un contributo al buon governo di questa regione che è la mia casa. Con Francesco Acquaroli presidente mi lega un’amicizia giovanile e so che potremo fare molto per andare incontro alle legittime aspettative dei marchigiani che chiedono un deciso rinnovamento. Dal 2018 ben 8 regioni hanno cambiato segno politico affidandosi al governo del centro destra. È tempo che anche le Marche compiano questa svolta, e votando Forza Italia scrivendo Silvetti garantisco esperienza, concretezza e competenza.
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