Castelfidardo, 25 ottobre 2021 – «Una nuova sberla per Catraro, Cingolani e Moreschi». Piccato, ma pacato e diretto, il sindaco Roberto Ascani dalla sua pagina social risponde agli attacchi ricevuti in questi giorni da più parti politiche in merito al blocco dei lavori per la costruzione della nuova scuola media Soprani.

«Il primo chiede le mie dimissioni per aver taciuto la notizia – continua il primo cittadino fidardense, appena riconfermato nel suo secondo mandato – ma visto che ho saputo del fallimento dell’azienda solo alle ore 9:35 del 18 ottobre, in pieno ballottaggio, come potevo avvisare?
Inoltre, Catraro lamenta un mancato controllo sul ritardo nella ripresa dei lavori. Anche su questo sapevamo tutti il motivo del ritardo, infatti, ne ho parlato personalmente in consiglio comunale e proprio in questi giorni, con la nuova giunta, dovremo approvare il nuovo progetto in variante del prefabbricato. Insomma, nessun mancato controllo dell’Amministrazione anzi, un controllo e una verifica puntuali».

«Il secondo mi dà del furbo o dell’inetto per aver nascosto la notizia o addirittura non sarei stato in grado di vigilare sul regolare svolgimento dei lavori – continua Ascani – A parte il rispetto qui neanche il minimo sindacale che si conviene ad un consigliere, neppure in carica, che avrebbe potuto chiedere agli uffici prima di sbuffare ai quattro venti di cose che non si conoscono.
Al riguardo, risponde l’Agenzia per la Coesione territoriale che il 22 ottobre, durante un sopralluogo sul cantiere, ha confermato il rispetto di tutte le procedure e la capacità di verifica e controllo puntuali sul cantiere. Comprendo la malafede nei confronti degli spregevoli 5 stelle, ma qui siamo al classico esempio di boriosa saccenza e scarsa conoscenza dei ruoli negli enti pubblici».
«Sono davvero imbarazzato invece sul terzo commento, quello di Moreschi, fra l’altro tecnico di un’amministrazione pubblica, il quale ricorda in maniera incompleta e imprecisa quello che successe sei anni fa. Per prima cosa parlai con il sindaco Soprani per capire cosa fosse successo, prima di fare considerazioni fuori luogo, e poi criticai la copertura economica della scuola dove anziché mettere soldi veri mise delle permute a finanziamento.

Tutte le vicende giudiziarie ricadute sulla testa di ben 3 amministrazioni non sono certo imputabili ai sindaci e considero questi attacchi, da parte di chi è stato in politica da 30 anni e ha conosciuto dall’interno il mondo degli appalti pubblici, una vera e propria mistificazione per screditare l’avversa corrente politica».
Sistemati i suoi detrattori politici, Ascani si è rivolto ai suoi amministrati. «Voglio rassicurare i cittadini giustamente preoccupati – ha scritto – la ditta fallita non è la capofila dell’associazione temporanea d’impresa che deve costruire la scuola, quindi nessun problema sulla prosecuzione dei lavori. La stessa azienda non ha eseguito alcun lavoro per cui la capofila, Coed, potrà tranquillamente scegliere di subappaltare i lavori ad altra azienda. Infine, ci tengo a sottolineare, anche se può sembrare scontato, che abbiamo fatto e faremo tutto il possibile per completare il progetto al più presto».
La chiusa è un po’ amara: «Auspicavo che per un progetto così importante per la cittadinanza, visto il chiaro risultato elettorale, ci fosse un consenso unanime di tutte le forze politiche. Purtroppo non è successo, ne terrò conto per il futuro».
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