Il gruppo consiliare Cittadini attivi per Castelfidardo‐Uniti per Castelfidardo del capogruppo Lorenzo Catraro, con la collaborazione della cellula di Ancona dell’associazione Luca Coscioni, ha presentato al Consiglio comunale una mozione per l’istituzione di un registro per il testamento biologico (detto anche: dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario Dat).
Con l’istituzione del registro dei testamenti biologici si darà la possibilità ai cittadini fidardensi di depositare le proprie volontà sul fine vita all’interno dell’istituzione comunale. Chi non s’è mai posto il problema, di fronte a situazioni in cui non è più possibile avere alcuna possibilità di autodeterminazione, di cosa farebbe toccasse a lui o lei?
Il Testamento Biologico è uno strumento che può significare per molti la possibilità di non vedersi costretti ad accettare decisioni altrui nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nell’ eventualità che ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza a causa di una malattia e/o incidente.
Molti penseranno che non sia una cosa importante ma non è così. Potrebbe riguardare ognuno di noi perché per una grave malattia o per un incidente, potremmo trovarci in uno stato vegetativo permanente come è successo per esempio a Eluana Englaro. In questi casi è importante avere la possibilità di decidere anticipatamente, in caso di morte cerebrale, se rimanere attaccati a una macchina oppure chiedere che si stacchi la spina e porre fine ad una “vita artificiale”.
C’è chi sostiene che la vita è un dono di Dio, e che non si può disporre della propria vita. Con l’istituzione del registro dei Testamenti Biologici non si vuole imporre nulla a nessuno. Ma dare soltanto a chi lo desidera la libertà e la possibilità di scegliere. Chi è credente con tutta probabilità non farà la scelta del Testamento Biologico, ma chi vuole decidere diversamente, per un qualsiasi motivo, dovrebbe avere la possibilità di farlo.
Sono questi i temi con cui Cittadini attivi per Castelfidardo‐Uniti per Castelfidardo e l’associazione Luca Coscioni si rivolgono a tutti i fidardensi affinché decidano di istituire questo registro. Non c’è ancora una legge nazionale che regolamenti la materia ma va ricordato che la Camera dei Deputati, lo scorso 20 aprile, ha approvato un disegno di legge sul fine vita e sul testamento biologico che in molti si augurano venga approvata anche in Senato prima della fine della legislatura.
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