Camerano, 14 giugno 2019 – A distanza di nove giorni dal nostro articolo: Lorenzo Ballarini lascia la lista civica Vivi Camerano, dove la lista civica Vivi Camerano informava che Lorenzo Ballarini lasciava la compagine per formare un nuovo gruppo consiliare a se stante, e dove i responsabili lo invitavano invece a dare le dimissioni, l’ex capogruppo risponde alle accuse e racconta la sua versione dei fatti.
«Rispondo dopo qualche giorno dall’uscita pubblica della notizia – spiega Ballarini – perché ho preferito, per non alimentare ulteriori polemiche, prendere del tempo per rispondere. Sono purtroppo poco sorpreso dalla veemenza con cui alcuni componenti della lista civica “Vivi Camerano” hanno reagito alla mia comunicazione in merito alla volontà di uscire dalla stessa. È palese che il mio voler uscire in maniera corretta e rispettosa, preavvisandoli della decisione assunta ancor prima di ufficializzarla in consiglio comunale, è stata completamente strumentalizzata e di questo me ne rammarico profondamente».

Ballarini non condivide la versione data da Vivi Camerano: «L’amarezza più grande la provo per le parole spese nei miei confronti che definirei offensive e calunniose, condite con frasi fantasiose che mi descrivono come una persona opportunista e orientata solo ed esclusivamente ad ottenere poltrone, che reputo invece abbiano fatto altri».
Parla dei suoi gettoni di presenza: «Ricordo che coerentemente con quanto comunicato nel mio intervento nella seduta consiliare di marzo 2019 in sede di approvazione del bilancio di previsione, l’importo dei miei gettoni di presenza saranno devoluti in beneficenza a sostegno del progetto “calcio integrato” del Camerano Calcio a favore dell’inserimento di bambini con sindrome di down».
Poi torna sulle accuse che gli sono state mosse: «Mi si accusa di non essermi in alcun modo prodigato per l’attività consiliare quando sanno benissimo che gli interventi venivano stabiliti in “camera caritatis ” durante gli incontri di gruppo. Inoltre il 100% di presenze in consiglio comunale e la mole di lavoro nelle varie commissioni consiliari di cui faccio parte, parlano già da sole, in merito all’ impegno, all’attività svolta e alla costanza con cui porto avanti il mio mandato popolare».
In ultimo, respinge la richiesta di dimissioni, ne spiega il motivo e contrattacca: «Come ho già avuto modo di scrivere ai componenti di Vivi Camerano respingo la richiesta di dimissioni da consigliere, non perché attaccato alla poltrona, ma per rispetto dei miei concittadini che attraverso il voto di preferenza hanno avuto la fiducia nella mia persona e continuerò ad impegnarmi a favore del popolo cameranese.Tra l’altro è una richiesta illegittima e anticostituzionale, non esistendo il vincolo di mandato. Ricordo che la mia presenza in consiglio comunale non è di nomina ma elettiva».
La sua chiusura è piuttosto dura: «Non nascondo che sto valutando con il mio avvocato la possibilità di querelare i componenti di Vivi Camerano che, nel comunicato comparso sul Corriere del Conero che su il Resto del Carlino, hanno usato nei miei confronti un frasario che lede la mia persona».
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