10 Gen Camerano – Lorenzo Rabini, consigliere di minoranza (Camerano Operazione Futuro), eletto in Provincia
È al suo terzo mandato provinciale: «La politica ritorni ad essere protagonista»
Camerano – Grande soddisfazione da parte del consigliere comunale di Camerano Lorenzo Rabini che è stato rieletto consigliere provinciale (primo e unico eletto nella lista: La Provincia per i Comuni), e che ora si appresta a ricoprire il suo terzo mandato consecutivo in Provincia. In pratica, insieme ad Arduino Tassi, è uno dei reduci di quando, nel lontano 2007, era il popolo a votare e a scegliersi i consiglieri provinciali.
Rabini, la prima riflessione a caldo?
«Questa volta la politica deve essere al centro di questo rinnovato Consiglio Provinciale – sbotta Rabini – nei due anni precedenti ha regnato il caos dovuto all’attuazione della Legge Delrio, e alla ridistribuzione delle competenze e del personale tra Provincia e Regione. Un percorso amministrativo che ha lasciato il territorio provinciale e la gente sguarnita della politica».
Qualche esempio, nel concreto?
«Abbiamo visto, ad esempio, i lavori per le vasche di espansione a Senigallia bloccati proprio per il passaggio delle funzioni; abbiamo visto le strade provinciali in dissesto continuo perché non erano chiare le competenze fra le strade ex Anas e le altre arterie. Addirittura, fermo ai nastri di partenza il percorso amministrativo per l’attuazione del Piano delle attività estrattive per mancanza di personale, gli uffici provinciali del lavoro (Ciof), anch’essi investiti dal caos nel passaggio di funzioni. la Polizia Provinciale in mezzo al guado – continua ad elencare il neoeletto consigliere provinciale – ad un certo punto non si sapeva più cosa doveva fare e dove. Poi, comunque, il personale è rimasto alle province, ma c’è voluta una lunga battaglia politica»
Un bel caos, non c’è che dire…
«E potrei continuare… Resta un fatto preciso: per correre dietro alle storture della legge Delrio, non solo la Provincia ha perso gran parte del suo patrimonio umano, professionale, funzionale ed economico diretto in Regione, ma si è persa di vista la vera “mission” della politica, quella di governare ed esprimere obiettivi precisi per la crescita di un intero territorio».
L’obiettivo di Renzi era quello di abolirle, le provincie. Cosa è cambiato con la vittoria del No al referendum?
«Il No cambia lo scenario. La Provincia è ancora uno dei capisaldi della filiera istituzionale e costituzionale – ribadisce Rabini – anche il nuovo Consiglio di Ancona dovrà impegnarsi per riportare di nuovo le Province, con il personale e le funzioni rimaste che comunque sono di notevole importanza come l’ambiente, l’edilizia scolastica, l’urbanistica e la viabilità, al centro della politica.
Si lavori dunque per far arrivare dal Governo le necessarie risorse economiche per svolgere le funzioni – conclude Rabini – ci si batta per una vera modifica alla Delrio, e quindi al ritorno al voto popolare, ci si impegni affinché i cittadini abbiano di nuovo i servizi utili ed efficienti per vivere al meglio nel nostro territorio. Questo è veramente importante, essere accanto alla gente. La Provincia di Ancona può essere parte importante in questa fase di rilancio dell’Ente di Area Vasta».