31 Gen Camerano – Amministrative 2021: tanti rumors e poche certezze
Il punto su candidati e manovre politiche in vista delle prossime elezioni
Camerano, 31 gennaio 2021 – Nell’anno in corso, pandemia permettendo, in Italia si dovrebbe votare per le Amministrative in circa 1.276 Comuni su 7.903, di cui 20 capoluoghi di provincia. Nelle Marche, su 227 Comuni ne andranno al voto 28: 2 Comuni con oltre 15mila abitanti, 26 con meno. Nella provincia di Ancona sono quattro i Comuni interessati dalle Amministrative, come da tabella:
Usare il condizionale è d’obbligo. Le elezioni si dovrebbero tenere in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, ad oggi non esiste una scadenza ufficiale; ma la pandemia da Covid-19 con la terza ondata in corso che registra numeri superiori alla soglia di sicurezza, potrebbe farle slittare in autunno. Una decisione legata anche all’andamento della crisi politica che ha colpito il governo Conte-bis: se non dovesse nascere a breve un nuovo governo, non è da escludere il ricorso alla consultazione popolare che avverrebbe, vista l’urgenza, nel brevissimo periodo (aprile), accorpando per logica Politiche e Amministrative. Diversamente, se ne potrebbe riparlare ad ottobre.
Aspettando l’arrivo di un nuovo governo, nella speranza che quanto prima il Covid tolga il disturbo e che i vaccini vengano consegnati in modo massiccio, nei 1.276 Comuni d’Italia interessati dalle Amministrative le manovre politiche per formare liste, stendere programmi e trovare alleanze sono in pieno svolgimento. E Camerano, uno dei quattro Comuni della provincia di Ancona con le Amministrazioni in scadenza, non è certo da meno.
Ricordiamo che il 5 giugno 2016 i cittadini di Camerano erano stati chiamati alle urne per le elezioni comunali 2016. Allora, era stato eletto sindaco Annalisa Del Bello, 50 anni, della lista civica Insieme per Camerano; vicesindaco, Federico Pini, 62 anni, assessori, Ilaria Fioretti 42 anni, Marco Principi 36 anni, Costantino Renato 43 anni; consiglieri di maggioranza, Vittorio Di Stazio 60 anni, Marianna Malarini 34 anni; Sandra Pesaresi 59 anni; Roberto Roldi, 54 anni; consiglieri di minoranza, Lorenzo Ballarini 36 anni, lista civica Vivi Camerano (oggi rappresentante della Lega); Stefano Defendi, 58 anni, Movimento 5 Stelle (oggi fuori dal Consiglio per dimissioni); Barbara Mori, 53 anni, lista civica Vivi Camerano; Lorenzo Rabini, 57 anni, lista civica Operazione Futuro.
Qualcosa è cambiato in questi quasi cinque anni. C’è chi ha lasciato, chi si è dimesso, chi è stato sostituito, chi è stufo, chi scontento del trattamento. Dopo un giro di consultazioni e chiacchiere, spesso sussurrate o carpite a denti stretti con tutta una serie di distinguo: sì però… forse… vedremo… proviamo a fare il punto della situazione.
L’attuale Maggioranza. Tanti i rumors, pochissime le certezze. Che il sindaco Del Bello si ricandidi, è dato per certo da tutti i contendenti. Una fonte più che attendibile, che ha preteso l’anonimato, ha più o meno espresso il seguente ragionamento: “Se il PD avesse vinto le regionali, per il sindaco di Camerano ci sarebbe stato un posto assicurato in Regione Marche in un ruolo non ben definito. Il PD ha perso e la Del Bello, se non vuole restare a casa, è costretta a ricandidarsi. Anche perché lo stipendio di un sindaco equivale ad un ottimo stipendio”.
In effetti, il ragionamento non fa una grinza. Resta da vedere quanto sia rispondente alla realtà. Certo è che di incontri politici la Del Bello in queste settimane ne ha fatti diversi anche via streaming. Quel che è altrettanto certo è che all’interno della sua maggioranza le insoddisfazioni non mancano. L’assessore Costantino Renato, il più votato dai cameranesi nella scorsa tornata, sembrerebbe piuttosto deluso dal trattamento ricevuto in questi anni dalla Del Bello e soci, tanto da meditare una non ricandidatura. Ergo, Renato, se ci dovesse ripensare, è sul mercato. Ilaria Fioretti, attuale assessore alla Cultura, è stata fortemente bocciata nel ruolo da buona parte dei cameranesi, non ne abbiamo trovato uno che ne abbia tessuto le lodi. Con questi presupposti che farà, si ricandiderà? L’assessore allo Sport Marco Principi, che pare parli pochissimo, si è visto sminuire parecchio nel ruolo dopo il fallimento del Camerano calcio. Alcuni consiglieri di maggioranza hanno fatto capire che sono stufi dopo cinque anni di governo. Insomma, se ricandidatura Del Bello sarà, il sindaco avrà il suo daffare a ricostituire una lista e a ripresentarsi viste le pochissime luci che l’hanno accompagnata.
Movimento 5 Stelle. Dopo aver cambiato almeno tre capigruppo in cinque anni, i pentastellati locali sono in grande difficoltà: difficile per loro trovare candidati disposti ad impegnarsi. Tanto che dalla loro mente organizzativa d’oltre oceano, il cameranese Nicola Evoli da Minneapolis (USA), è partita l’iniziativa di partecipare alla prossima tornata elettorale senza il simbolo 5 stelle. Bensì una lista civica formata da cittadini che abbiano voglia d’impegnarsi per la comunità, legati da un programma fondato su pochi punti che rispecchino il pentastellato pensiero coniugato ai reali bisogni del paese e con un ampio orizzonte verso il futuro. Sarà dura, non per le idee proiettate al futuro ma per il pentastellato pensiero che nei cinque anni appena trascorsi non ha trovato quegli estimatori che si presupponeva alle origini.
Centro destra. Qui si aprirebbe un capitolo infinito. Lo spazio non ce lo consente. La novità principale è che per la prima volta a Camerano il centro destra si presenterà compatto in un’unica lista: Lega (Lorenzo Ballarini), Fratelli d’Italia (Francesco Marzocchi), Forza Italia (Alfonso Ardone), una triade compatta che sembra viaggiare, convintissima, con il vento in poppa. A detta loro, per i candidati da inserire in lista non hanno che l’imbarazzo della scelta ma, siccome vogliono proporre il meglio possibile, stanno lavorando sui nomi per arrivare al top. Si parla di un appoggio concreto di Giuseppe Vaccari, l’amministratore della pagina FB Camburan p’r sempr, e di altri nomi importanti della politica locale al momento ‘innominabili’. Con tutta probabilità, la loro sarà una lista civica che si presenterà comunque con i simboli dei tre partiti. Del programma ancora non si parla. Né, tantomeno, di chi sarà il candidato sindaco. I galli, in questo pollaio, non mancano certo e voleranno parecchie beccate sui bargigli prima di trovare il nome giusto.
Vivi Camerano – Espressamente contattata, Barbara Mori, capogruppo in Consiglio comunale di Vivi Camerano, al momento è apparsa piuttosto indecisa. Non sa ancora se la sua lista civica si ricandiderà. Forse sì, forse no: “Ne stiamo parlando – ha detto – l’intenzione ci sarebbe ma è ancora tutto da vedere”.
Gli outsider
Giorgio Giostra per Camerano. Il conosciutissimo cameranese Giorgio Giostra, acerrimo nemico e censore del modo di governare della Maggioranza in carica, ha intenzione di formare una sua lista e candidarsi. Per far ciò, e per portarsi avanti, ha affidato alla sua pagina social la pubblicazione del suo programma elettorale diviso per punti. Chiudendolo con un appello in grassetto: “Si cercano adesioni per formare la lista”. Come a dire che di candidati non ne ha, almeno non a sufficienza. Resta da vedere quanti cameranesi saranno disposti ad aderire al suo progetto e se Giostra vorrà provarci davvero o se vorrà recitare il ruolo di guastatore, una mansione dove ha già dimostrato d’essere bravino.
Gianluca Trenta, Uniti per Unire. Il cameranese Gianluca Trenta è il fondatore, insieme ad un gruppo di suoi amici, della pagina social Uniti per Unire. Sta lavorando per candidarsi e per formare una lista. Ha preso contatti un po’ con tutti per capire se c’è spazio per un apparentamento. Ha provato con il centro destra ma sembrerebbe con scarso successo. Ha trattative aperte con altri, ma di sbocchi possibili per il momento non ne ha. Dice: “Se sarà possibile, prendiamo in considerazione la possibilità di correre insieme ad altri, purché siano disposti a misurarsi su un programma per il paese che sia condiviso, ambizioso e realizzabile. Se sarà possibile, bene, diversamente faremo da soli”.
Questo, ad oggi, il quadro a Camerano. La sensazione generale è che a parte il centrodestra la difficoltà maggiore per tutti gli altri sia quella di trovare candidati disposti ad impegnarsi per cinque lunghi anni. E la quasi inesistente contropartita in denaro rispetto al compito da assolvere, certo non aiuta. Sindaco e assessori a parte.
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