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Ancona – Nessuno spazio per CasaPound!

Decine di sigle e associazioni invitano Autorità portuale e Accademia di Babele a revocare la sala concessa per la presentazione di un libro

Ancona – CasaPound ha annunciato di voler presentare un libro presso l’Auditorium della fiera della pesca, il prossimo due dicembre, in un’area dell’autorità portuale attualmente gestita in concessione dalla onlus “Accademia di Babele”.

Una iniziativa che ha scatenato le ire di decine di associazioni e sigle socio-politiche che, in un comunicato dai toni decisi e perentori, si dicono indignate e invitano l’Autorità portuale e l’Accademia di Babele a revocare la concessione della sala a CasaPound.

Il testo integrale del documento:

“Da tempo, in Italia ed in Europa, si respira un clima di intolleranza dilagante in cui decine di forze politiche razziste soffiano sul fuoco delle disuguaglianze per guadagnare voti e consenso sulla pelle dei settori sociali più poveri.

Il diverso, che sia straniero, gay, clochard, diventa un avversario da abbattere con la forza per la riaffermazione di quella che i “fascisti del terzo millennio” chiamano patria.

Giornali e telegiornali si riempiono quotidianamente di notizie riguardanti iniziative di stampo fascio – razzista: volantinaggi, presidi, convegni fino ad arrivare alle tante aggressioni con il cui sangue si macchiano i nuovi camerati.

Tra le organizzazioni principali dentro il vasto arcipelago del neo-fascismo spicca CasaPound, struttura politica che, dietro false istanze rivoluzionarie, nasconde rapporti politico – criminali con i peggiori settori deviati del paese.

Le recenti vicende di Ostia sono a testimoniare il pluriennale rapporto degli uomini di casapound con la criminalità organizzata e la loro pericolosa volontà di raggiungere ruoli istituzionali con la forza della violenza e di accordi politici ai limiti dell’illecito.

Per questa gente ad Ancona non c’è spazio.

La storia democratica ed antifascista del capoluogo dorico non può permettere a CasaPound e a qualunque altro surrogato fascistoide di inquinare il suo tessuto sociale.

Per queste ragioni chiediamo all’associazione “Accademia di Babele”, all’Autorità Portuale di Ancona ed a tutti gli attori istituzionali in campo di non concedere nessuno spazio pubblico a chi professa odio, illegalità e violenza; di non farlo oggi e mai più.

Il due dicembre, in qualunque caso, non ci sarà nessuno spazio per CasaPound”.

Seguono le firme in calce al comunicato: Csoa Asilo Politico; Spazio Comune Heval; Gruppo consiliare SEL – Ancona Bene Comune; ANPI; ARCI; Associazione Culturale Universitaria Gulliver; FIOM; Partito Comunista Italiano; Sinistra Italiana; Possibile; Rifondazione Comunista; Circolo Culturale Laboratorio Sociale; Polisportiva Antirazzista Assata Shakur; COBAS Scuola; US; BAmbasciata dei Diritti; Rivista Malamente.

A seguito del comunicato, l’Autorità di sistema portuale in merito alla gestione dell’Auditorium Mantovani, sede della presentazione del libro tiene a precisare che:

«Le normative in vigore non consentono all’Autorità di sistema portuale di avere un ruolo attivo o autorizzativo nei programmi di attività del concessionario, che si assume tutte le responsabilità civili e penali dell’esercizio degli spazi in concessione. A scanso di equivoci, l’Autorità di sistema portuale non condivide e prende decisamente le distanze da qualsiasi iniziativa legata a temi dell’estremismo, che non si riconosce nei valori costituzionali, storici e culturali su cui si fonda la democrazia della Repubblica italiana».

 

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