07 Dic Una striscia quotidiana di riflessione
L’INVASIONE ANTIPATICA DEI BABBI NATALE APPESI
7 dicembre 2018 – Stanno per arrivare. Come un esercito silenzioso che si muove convinto e compatto. Anzi, una piccola avanguardia ha già fatto capolino qua e là. Il grosso delle truppe è previsto fra domani e domenica, e sarà una vera e propria invasione.
Arriveranno in silenzio, grassi, rossi, tronfi e sicuri di sé. Spavaldi, come ogni anno, invaderanno le contrade, i villaggi, i Comuni e le città. E nessuno riuscirà a fermarli. Domenica sera saranno ovunque: fuori dai balconi delle case, aggrappati ostinatamente alle finestre, lungo le pareti dei palazzi, attaccati ai lampioni lungo le strade.
L’invasione dei babbi Natale aggrappati ad una fune fuori dalle case, penzoloni lungo i muri dei centri commerciali, proprio non la sopporto! La prima volta che ne vidi uno, nella penombra, lo scambiai per un ladro che si stava intrufolando di nascosto all’interno di un appartamento.
La gente a casa sua è libera di fare quel che gli pare. Ma dentro, casa sua. Fuori, quel che fa diventa pubblico. E siccome sono anch’io libero di dire quel che penso, dico che i babbi Natale appesi non li sopporto proprio!
Già c’è questo fatto del furto della figura di San Nicola, operato (importato) dagli americani ai danni della città di Bari grazie ad una poesia scritta per i suoi figlioli da Clement Clark Moore nel 1822. Un vero e proprio scippo che la Coca Cola riprese e fece suo in una pubblicità, con enorme successo, intorno al 1931. Data che segna l’inizio della popolarità mondiale del barbuto, cappelluto e rennuto babbone vestito di rosso, dispensatore di regali con una bottiglietta nera in mano.
Dunque, diciamolo una volta per tutte: Babbo Natale non è altro che un prodotto commerciale creato ad arte dall’industria per aumentare i propri profitti. Vi piaccia o no, è così! E se qualcuno dev’essere incolpato per aver fregato generazioni e generazioni di bambini ignari ed innocenti, quello è proprio la Coca Cola! A seguire, i milioni di genitori che gli hanno dato seguito.
A me bambino, francamente, stava benissimo e mi bastava Gesù Bambino!