01 Dic Una striscia quotidiana di riflessione
LA VERGOGNA DELLE PRENOTAZIONI ESAMI CLINICI
1 dicembre 2018 – Che la Sanità marchigiana stia attraversando un momento poco felice a livello di riorganizzazione e prestazione dei servizi, i cittadini lo sanno benissimo. Nella provincia di Ancona, di più che nelle altre province, con presidi sanitari che rischiano di perdere la propria sede come a Camerano, o che chiudono alcuni reparti come ad Osimo. Ma sono tante le criticità.
La sensazione è che la costruzione del nuovo ospedale Inrca in zona Aspio, che procede con una lentezza disumana fra pastoie burocratiche, ricorsi, litigi e grande disorganizzazione, stia poco per volta ingurgitando una parte dei denari destinati al buon funzionamento delle altre realtà sparse sul territorio.
Uno dei principali e preoccupanti disservizi in tale ambito è dato dalle prenotazioni degli esami. Dalle tempistiche con cui vengono assegnate le prenotazioni degli stessi. Qualcosa fuori dalla grazia di Dio e che fa pensare che della salute dei cittadini a Regione, Provincia, Comuni e responsabili vari non interessi una ceppa. Ci scrive una lettrice che doveva prenotare un esame: Ecocolordoppler Vasi Epiaortici. Un esame utile sia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, sia nella diagnosi delle patologie cerebrovascolari.
La sua prenotazione è stata fatta il 29 novembre 2018 attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Queste le proposte ricevute: a Torrette, luglio 2020; a Osimo, dicembre 2020; a Loreto, 5 luglio 2019 (data accettata).
Ovviamente, se la lettrice avesse deciso di optare per un centro privato a pagamento l’esame si sarebbe potuto fare nel giro di una settimana. C’erano altre opzioni proposte per effettuare l’esame prima del 5 luglio del prossimo anno a Loreto, ma la paziente si sarebbe dovuta spostare a Civitanova M. o Macerata. Cioè, fuori provincia.
Pazzesco, anzi, vergognoso: a Osimo, per quell’ecodoppler, due anni esatti di attesa! Due anni durante i quali un paziente ha tempo a morire, resuscitare e rimorire almeno una decina di volte. Ma è mai possibile che nessuno s’indigni? O che nessuno si vergogni? C’è qualcuno, ad Osimo, capace di metterci la faccia per giustificare quei due anni d’attesa? Ah, questa è una domanda, che vorrebbe una risposta, grazie!