05 Nov Una striscia quotidiana di riflessione
MORIRE DI ABUSIVISMO SI PUÒ
5 novembre 2018 – Trentadue morti nell’ultima settimana, trentasette nell’ultimo mese, e forse non finisce qui. Questo il bollettino di guerra del maltempo in Italia, aggiornato a ieri, che ha messo in ginocchio il Veneto e martoriato Calabria, Sardegna, Sicilia, Veneto, Friuli, Liguria, il basso Lazio e le provincie autonome di Trento e Bolzano.
“Una tragedia immane” l’ha definita il premier Conte, che ha decretato lo stato di emergenza e messo a disposizione un miliardo di euro per interventi sull’ambiente: «prima degli intralci burocratici o vincoli paesaggistici conta la tutela delle vite umane» ha dichiarato.
Il vicepremier Salvini, nel bellunese insieme al governatore del Veneto Luca Zaia, ha voluto rendersi conto personalmente dei danni causati dall’immane tragedia: «Ho preferito rinunciare a qualche corona per il 4 novembre e venire qui. Non porto solo solidarietà ma penso che 250 milioni di euro siano pronti per le località colpite» è stato il suo commento.
PD e FI reagiscono attaccando chi ha votato “l’ultimo, scandaloso condono edilizio (Ischia, ndr.), che, anziché parlare di ambientalismo da salotto dovrebbe tacere. Di fronte alle emergenze si deve lavorare e basta!”
Chi governa destina solidarietà e fondi ingenti per risolvere le emergenze. Chi sta all’opposizione grida più forte che può che non va bene, che non è giusto, forse per nascondere il proprio immobilismo sul tema quando a governare erano loro.
Intanto, le persone muoiono sotto il fango, le alluvioni e le frane. Anzi, in molti casi si suicidano perché quelle case franate o sommerse dal fango le hanno costruite proprio loro, là dove non dovevano essere costruite. E quasi sempre in modo abusivo.
Questa Italia, con questa mentalità individualista ed egoista fino a morirne, non cambierà mai. Non farà prevenzione, costruirà dove gli pare, e spenderà mille volte di più per curare piuttosto che mille volte di meno per prevenire.