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Una striscia quotidiana di riflessione

QUANDO A FALLIRE SONO I GENITORI

31 ottobre 2018 – Erano in classe – medie superiori Istituto Floriani di Vimercate, a un tiro di schioppo da Milano – hanno spento la luce e iniziato a tirar sedie addosso all’insegnate di storia. Lei, 56 anni, non s’è accorta di nulla né ha visto gli autori del gesto perché in quel momento dava le spalle agli studenti: “la classe è piuttosto buia”. L’hanno colpita ferendola a una spalla. E lei, dopo le cure del caso, li ha denunciati permettendo così ai carabinieri d’indagare.

E questo è il fatto nudo e crudo. Vergognoso, incivile, inaccettabile. Studenti fra i 16 e i 18 anni (terzo anno delle superiori), che attaccano alle spalle e feriscono un’insegnate, per giunta donna, con un’azione premeditata e pianificata. Tu, spegni l’interruttore della luce, noi tiriamo le sedie. Forza fratelli, aggiustiamo la mira, e un premio a chi la colpisce per primo!

Nel cono d’ombra di questo fatto increscioso c’è l’omertà dell’intera classe. Nessuno ha fatto i nomi degli autori del gesto. Una complicità totale. Ma c’è pure dell’altro. Perché questi studenti hanno un padre e una madre che li hanno cresciuti ed educati. E se questo è il risultato della loro opera, padri e madri dovrebbero abdicare al ruolo genitoriale. Perché hanno fallito, vergognosamente.

“I responsabili verranno avviati ad un percorso di recupero” dice il preside. Ma quale percorso di recupero, Questi sono giovani teppisti e vandali, per giunta maleducati e irrispettosi dei ruoli, vanno presi prima di tutto a ceffoni e calci nel sedere. Vanno messi contro un muro e poi bombardati di sedie per fargli provare ciò che hanno prodotto loro stessi. Un trattamento che, se i responsabili non vengono fuori, va esteso a tutta la classe omertosa.

Fatti simili si ripetono da tempo, ormai. Da troppi anni. Tanti bulli, tanti genitori falliti. “Mio figlio, certe cose non le farebbe”, diranno in tanti. Lasciatemi il beneficio del dubbio: le mani sul fuoco io non ce le metto. Voi?