30 Ott Una striscia quotidiana di riflessione
MORIRE DI MALTEMPO
30 ottobre 2018 – Due persone morte nel Frusinate: un albero abbattuto dal vento ha colpito l’auto su cui viaggiavano. Un altro albero caduto a Terracina ha ucciso un uomo e ne ha ferito un altro. Sempre un albero, sradicato dal forte vento, ha investito un 21enne a Napoli Fuorigrotta, uccidendolo. Stessa dinamica a Feltre (BL): albero caduto e uomo morto. Replica a Badia (BZ), lì ad essere travolto e ucciso da un albero è stato un vigile del fuoco nel pieno delle sue funzioni. Ad Albisola Superiore, nel savonese, una donna è morta colpita da un oggetto fatto volare da una tromba d’aria. Un uomo è disperso nel cagliaritano e decine di feriti si contano un po’ ovunque.
Mareggiate e forte vento hanno obbligato alla chiusura dei porti in Liguria. Le navi non salpano e quelle che devono attraccare restano a dieci miglia dalla costa. 22mila utenze, sempre in Ligura, sono senza energia elettrica. Allerta rossa in Lombardia, Trentino, Abruzzo, Friuli (qui, esondati i torrenti); Liguria e Veneto (qui il Governatore Zaia ha chiesto lo stato di crisi). Oltre 5mila gli interventi dei Vv Ff in tutta Italia. 250 a Roma, oltre 150 nella sola provincia di Ancona. Fermi i traghetti per le isole a Napoli e arcipelago toscano. Scuole chiuse, oggi, da Roma a Venezia e in gran parte della Campania.
Un vero bollettino di guerra che non ha risparmiato nessuno. Colpa dei cambiamenti climatici? Sì, ma in minima parte. La colpa peggiore ce l’ha l’uomo. I letti dei fiumi “vanno puliti” e gli alberi “vanno potati”. Lo ripete, per l’ennesima volta dopo i suoi predecessori, Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile. “C’è bisogno di una manutenzione programmata e preventiva – ribadisce – che, invece, in Italia non c’è. Se non si attua, impossibile evitare le tragedie”.
Oggi, tregua, ma durante il ponte di Ognissanti arriveranno altre perturbazioni nelle regioni centro-settentrionali. L’uomo deve darsi una mossa: prevenire costa 10, curare, a disastri avvenuti, costa 1000 e anche di più. Senza dimenticare che una vita umana non ha prezzo. Figuriamoci sette!