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Taglio dei Parlamentari: Fatto!

Voto storico. Ma la smettano di dire che l’hanno fatto per gli italiani

9 ottobre 2019 – Dopo oltre un trentennio di tentativi non riusciti il Movimento 5 Stelle è riuscito là dove tutti gli altri partiti avevano fallito: il taglio dei parlamentari da ieri è legge. Un taglio considerevole che porta da 630 a 400 i deputati e da 315 a 200 i senatori. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, primo firmatario della riforma, si è detto entusiasta e ha dichiarato che da oggi in Italia si apre una stagione di riforme. Il che sarà tutto da verificare.

La riforma costituzionale ha ottenuto dai deputati 553 sì, 14 i contrari e 2 gli astenuti. 61 i deputati che non hanno votato perché o assenti o in missione o indisposti… Hanno votato sì, oltre ovviamente al M5S, Pd, Leu e Italia viva, Fdi, Fi Lega. Hanno votato no tutti gli esponenti del gruppo Misto più una rappresentante di Forza Italia.

Il M5S ha calcolato che grazie a questo storico taglio dei parlamentari gli italiani risparmieranno circa 300mila euro al giorno (tutto compreso). C’è chi dice meno ma non è questo il punto. Sul piano squisitamente politico sono diverse le incongruenze e le ipocrisie che si nascondono nel cono d’ombra di questa approvazione. Prima fra tutte l’ipocrisia del PD. Il taglio dei parlamentari ha seguito un iter di quattro votazioni. Nelle prime tre il PD, che non stava al governo, aveva sempre votato no. In quest’ultima, stando al governo con i pentastellati, ha votato.

C’è poi la questione del taglio fine a se stessa: chi mai voterebbe sì al proprio licenziamento? Tranne poche eccezioni, i parlamentari italiani l’hanno fatto. Molti dei votanti di ieri alle prossime elezioni non verranno rieletti. Perché votare contro i propri interessi e rinunciare a 15mila euro di stipendio mensile? Loro, i parlamentari, si sono giustificati dicendo che l’hanno fatto per gli italiani. In realtà, l’hanno fatto per mantenersi questa poltrona fino al termine del mandato poi, quel che sarà sarà.

In ogni caso, per come si sono messe le cose in Italia in questi ultimi anni, era impossibile per loro non accettare il taglio senza passare per opportunisti e menefreghisti. Così si sono inventati tutta una serie di scuse per giustificare quel sì votato a obtorto collo di cui, nel loro intimo, avrebbero fatto volentieri a meno. Alla tiritera del bene per gli italiani non crede nessuno. Se davvero ai nostri politici interessasse il bene degli italiani, da tempo avrebbero dovuto mettere in campo altre scelte ed altri tagli. Allora, sì che la poltrona l’avrebbero persa davvero!