06 Giu Sblocca-cantieri, il Senato approva
I Comuni possono fare le gare senza la stazione appaltante
6 giugno 2019 – Approvato dal Senato, 174 i voti favorevoli, 55 contrari e 40 astenuti, il superemendamento al dl sblocca-cantieri che modifica alcuni punti del Codice degli appalti. Trovato l’accordo tra Lega e M5S, dopo la telefonata intercorsa fra Matteo Salvini e e Luigi Di Maio, La nuova norma sospende fino al 31 dicembre 2020 l’obbligo per i Comuni di fare gare attraverso le stazioni appaltanti.
Da Hanoi in Vietnam, dove è andato a rafforzare gli scambi commerciali fra i due Paesi, ha espresso soddisfazione per il raggiunto accordo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Sono lieto che sullo sblocca cantieri si sia trovata la convergenza – ha dichiarato il premier – ringrazio gli amici della Lega e, ovviamente, del Movimento 5 Stelle perché hanno lavorato con senso di responsabilità. Si è trovata una soluzione tecnica condivisibile che scaccia un’incertezza normativa. Quando l’obiettivo politico è quello di realizzare il bene dei cittadini – ha concluso – non si ha difficoltà a lavorare».
Le novità della legge
Tra le novità del provvedimento, come riportato da Repubblica.it, la proposta (che modifica l’emendamento della senatrice Pergreffi della Lega, che prevedeva la sospensione per due anni del codice degli appalti) mantiene per i subappalti la soglia del 40% e il 30% del limite di prezzo per le offerte economicamente vantaggiose. Viene invece introdotta la possibilità fino al 2020 per i Comuni di procedere a fare le gare senza rivolgersi alla stazione appaltante, con la sospensione quindi dell’obbligo fino a quel termine; la sospensione dell’albo dei commissari sempre fino al 2020 nelle more della riforma del codice e l’estensione fino al 2020 della possibilità di ricorrere all’appalto integrato.
Il passaggio alla Camera del provvedimento è fissato per l’11 giugno ma non si prevedono scostamenti sostanziali al testo passato al Senato. Dunque, grazie al nuovo emendamento al dl sblocca-cantieri sarà possibile verificare quali sono i Comuni davvero virtuosi, capaci di fare e, soprattutto, con la voglia di fare. Chi ha denari in cassa, e ha bisogno di appaltare lavori, lo potrà fare direttamente e senza più scuse. Fermi restando ovviamente i tempi tecnici per l’espletamento della singola gara. Sarà sufficiente, per loro, un anno e mezzo per darsi una mossa?