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Riccardo Fogli batte John Turturro

Negli ascolti, la tv spazzatura vince contro quella dell’intrattenimento culturale

 

RICCARDO FOGLI BATTE JOHN TURTURRO                                                                                             Negli ascolti, la tv spazzatura vince contro quella dell’intrattenimento culturale

20 marzo 2019 – Forse, è il caso di sottolineare ed analizzare quelli che sono i gusti televisivi degli italiani. A portarli in evidenza è  Repubblica.it che informa su come siano in calo gli ascolti Rai1 per Il nome della rosa che, alla terza puntata, viene battuta da L’isola dei famosi su Canale 5.

La serie tratta dal bestseller di Umberto Eco ha raccolto il 16,7% di share mentre il programma condotto da Alessia Marcuzzi ha ottenuto il 17,3%. Dunque, le tribolazioni da cibo nel paradiso tropicale in Honduras patite da Riccardo Fogli & C., piacciono ai telespettatori più della sofisticata indagine di Guglielmo da Baskerville (John Turturro), brillante frate francescano ospite di una abbazia del Nord Italia con il novizio Adso intorno al 1327.

Dopo l’esordio record da 6.501.000 telespettatori con il 27,4% di share, la scorsa settimana la serie diretta da Giacomo Battiato era già scesa a 4.727.000 e al 19,86%, ieri sera ha perso ulteriori 800.000 spettatori, ottenendo un ascolto di 3.894.000.

A rimarcare i gusti dei telespettatori, va detto che al terzo posto guadagna terreno la nuova edizione di Made in Sud su Rai2, che ha totalizzato 2.030.000 spettatori e il 9.9% di share (la scorsa settimana aveva ottenuto 2.020.000 telespettatori e uno share del 9,60%). Da segnalare anche l’ottimo risultato su Rai3 per il ritorno in prime time di Report, visto da 1.644.000 spettatori con il 6.9% di share.

John Turturro contro Riccardo Fogli, con tutto il rispetto dei ruoli, è un po’ come contrapporre il serio al faceto, eliminando un po’. Una rievocazione storica medioevale sulla condizione della religione e della Chiesa nel 1300 – peraltro ben girata e orchestrata da Giacomo Battiato – bocciata negli ascolti a favore di un gruppo di pseudo naufraghi, pseudo famosi, che in una pseudo isola mettono in atto tutta una serie di pseudo stupidaggini finalizzate ad una pseudo sopravvivenza per non essere eliminati. L’unica cosa non pseudo, su quell’isola, è il notevole cachet incassato dai singoli partecipanti.

È lo specchio di quest’Italia sempre più allo sfascio culturale? Sembrerebbe di sì. Anche se non di tutta l’Italia e di tutti i telespettatori: Report docet. Certo, dopo una dura giornata di lavoro e tribolazioni varie, a molti italiani non va di sedersi sul divano e guardare in tv programmi di un certo spessore. Hanno voglia di rilassarsi e sorridere un po’, come con Made in Sud. Comunque sia, io sto con Guglielmo da Baskerville e se zapping deve essere, ‘zappingo’ su Report .