14 Mar Pane burro & marmellata
Una striscia quotidiana di riflessione
FEMMINICIDI: L’ATTENUANTE DI UNA BUGIA
14 marzo 2019 – Il pm aveva chiesto una pena di 30 anni per un uomo che aveva ucciso la compagna: la colpì con diverse coltellate al petto dopo aver scoperto che non aveva mantenuto la promessa di lasciare l’amante. Il giudice, per questo, ha concesso le attenuanti generiche e, dai 30 anni inizialmente richiesti, lo ha condannato a 16 anni.
È successo a Genova, e la notizia è stata riportata dal Secolo XIX. Nella motivazione della sentenza si legge che l’uomo ha colpito perché mosso “da un misto di rabbia e di disperazione, profonda delusione e risentimento”.
Il legale dei familiari della vittima ha commentato: “Con questa motivazione è stato riesumato il delitto d’onore”.
Dunque, se racconti bugie alla fine in qualche modo la paghi. Una storia vecchissima, e mia madre me lo diceva sempre che le bugie hanno le gambe corte. Così come, da giovanotto, mi diceva che le mogli degli altri sono tabù e che la propria non si tradisce. Né si picchia, o si sfiora “neanche con un fiore”. Figuriamoci arrivare ad ammazzarle!
Ma quelli erano altri tempi. Oggi, altroché se le donne si picchiano! Oggi, le donne si riempiono di botte, si stuprano, si prendono a coltellate, si coprono di acido, si dà loro fuoco, le si fa prostituire. E se la moglie di qualcun altro ‘attizza’ ed è consenziente, l’uomo non si fa scrupolo d’approfittare della situazione. Per la verità, molte delle sconcezze appena elencate l’uomo le ha messe in atto da sempre nei confronti di una donna. Ma mai, in tutta la sua storia evolutiva, era arrivato a questo incredibile, inaccettabile e sempre più diffuso fenomeno dei femminicidi.
E adesso ci si mette anche un giudice genovese a mitigare le colpe di un assassino. Togliendo al reo il 50% della pena richiesta dal pm solo perché la compagna gli aveva raccontato una bugia. Ora, se una donna decide d’avere un amante – e se lo fa, lo fa con la testa, non certo con i gioielli di famiglia come capita a noi maschietti – significa che qualcosa con il compagno o marito non funziona più, si è rotto. E se tu la scopri, non c’è nessuna regola nel mondo civile che ti autorizza ad ammazzarla. Neppure se ti ha raccontato una bugia. Magari, condanni il modus, ti fai un esame di coscienza, ma non la elimini dall’onore del mondo.
Un assassino è un assassino a prescindere. E se gli spettano trent’anni di galera, tu gli dai trent’anni e glieli fai scontare tutti. Perché una donna, una moglie, una compagna non è proprietà di nessuno se non di se stessa. Eppoi ‘una donna non si tocca, neppure con un fiore!”