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Pane burro & marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

 

UN DOPPIO STIPENDIO PER LE CASALINGHE                                                                                                  (girala come vuoi, c’è sempre la fregatura)

7 marzo 2019 – In Italia ogni anno si verificano tre milioni di incidenti domestici: 600mila riguardano le donne. Il 63% degli infortuni avviene in cucina. Le lesioni più diffuse sono fratture (36%) e ustioni (18,5%). Il report arriva da “Faccende pericolose”, uno studio elaborato da Anmil e basato su dati Istat, Inail, Istituto Superiore di Sanità.

Sono 7,3 milioni le donne italiane che si dichiarano casalinghe: i tassi di incidenza dei loro infortuni sono superiori a quelli delle altre lavoratrici. «È il mestiere più difficile del mondo. E non è neppure retribuito – spiega Anmil, che aggiunge – Se le mamme dovessero battere cassa per tutti i lavori che svolgono all’interno delle mura domestiche, dovrebbero percepire uno stipendio doppio rispetto alla media dei lavoratori italiani».

Già, ma a chi spetterebbe l’onere del pagamento del loro stipendio? La logica direbbe al marito e ai figli. Che poi sono i veri ed unici fruitori delle loro fatiche. Una logica non praticabile però, dal momento che lo stipendio di un marito basterebbe a saldare solo la metà di quello dovuto a una moglie casalinga, secondo Anmil.

Oltretutto, in casa non si infortunano solo le casalinghe. S’infortunano anche le restanti donne.

C’è stato un tempo in cui la maggior parte delle donne non aveva un lavoro esterno alla casa paterna o coniugale. Un tempo in cui i ruoli fra moglie e marito erano netti e precisi: l’uomo andava al lavoro e portava a casa lo stipendio; la donna restava a casa e si occupava delle faccende domestiche, della spesa, di cucinare, di lavare e stirare. Se c’era, di curare l’orto e, in ultimo, di badare e crescere i figli. A ben guardare, e in tutta onestà, per tutte queste mansioni due stipendi sarebbero stati una miseria… Ed era un tempo in cui nessuno si preoccupava di registrare le percentuali di infortuni subiti dalle donne…

Oggi, quel tempo e quei ruoli non esistono più. Nel senso che mentre l’uomo continua ad andare al lavoro e a portare a casa lo stipendio, la maggior parte delle donne – che nel frattempo si sono emancipate parecchio – vanno anch’esse a lavorare per portare a casa uno stipendio. E, una volta tornate a casa, si occupano delle faccende domestiche, della spesa, di cucinare, di lavare e stirare, di crescere i propri figli. No, l’orto non lo fanno. Non lo fa quasi più nessuno.

Per tutte queste mansioni casalinghe della donna moderna, sarebbe giusto riconoscerle uno stipendio, no? E perché mai? Ne ha già uno, dal momento che, emancipandosi, ha scelto d’impiegarsi fuori casa… Che altro vuole?