CERCASI NELLE MARCHE BIMBO PAROTITICO
26 febbraio 2019 – “Sto cercando un bambino/a – rigorosamente volontario/a – che abbia la parotite IN ATTO e sia residente nelle Marche (o zone limitrofe). Si tratta di esperimento che rispetta la convenzione di Oviedo e non infrange le regole del Codice di Norimberga. Non posso spiegare più di tanto per ora. Invito al “passaparola”. NB. Non ho intenzione di fargli alcuna iniezione”.
Questo il post pubblicato sulla sua pagina Facebook qualche giorno fa dal dottore triestino Fabio Franchi. Un post che ha sollevato l’indignazione del mondo accademico coinvolgendo addirittura immunologi di fama, parlamentari e la stessa ministra della Salute Giulia Grillo. Una valanga di proteste quelle riversate da più parti sullo pseudo “ricercatore” e “stregone” della medicina, tanto da indurre lo stesso Franchi alla pubblicazione di un secondo post:
“Viene sospesa la ricerca del bimbo parotitico poiché sono state sospettate chissà quali nefandezze da parte mia; la riprenderò tra poco spero, non appena potrò spiegare nel dettaglio di cosa si tratta; comunque è cosa di una banalità estrema che comporta rischi zero. In verità l’esperimento è inteso nell’accezione estesa del termine, non si deve pensare ad alcun trattamento di qualsiasi tipo. Firmato: Franchi (Erode per gli amici)”.
Fabio Franchi, per capirci, è un medico No Vax in pensione. Dunque, uno scettico sulla validità dei vaccini. Uno che ha scritto un libro per dimostrare che l’Hiv e l’Aids non esistono. “Teorie fatte proprie dal camionista anconetano Claudio Pinti – meglio conosciuto come l’untore, ndr – ora in galera per aver infettato diverse persone con l’Hiv”, informa l’immunologo italiano Guido Silvestri della Emory University di Atlanta, promotore insieme a Burioni del ‘Patto per la Scienza’.
A chiudere la questione, in modo ufficiale, la ministra Grillo: “Voglio rassicurare tutti i genitori e i cittadini sul fatto che in questo Paese non è assolutamente consentito effettuare ricerche o esperimenti scientifici al di fuori delle regole stabilite dalle leggi. Ho già dato mandato ai miei uffici per le verifiche del caso – ha aggiunto la ministra – e sollecito inoltre la Federazione nazionale degli ordini dei medici ad attivarsi per i necessari approfondimenti sull’autore del post”. E ancora: “Nessuno in Italia può pensare di fare lo stregone giocando con le vite dei pazienti e speculando sulle paure o i dubbi dei cittadini”.
Vedremo come andrà a finire. Ma resta un interrogativo senza risposta. Perché il dottor Franchi, per le sue ricerche contro gli orecchioni, cerca nello specifico proprio un bimbo marchigiano?