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Pane burro & marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione

 

NOMEN OMEN MAHMOOD

(Chi l’ha detto che gli italiani non sono razzisti?)

11 febbraio 2019 – Ultimo pezzo da Sanremo e su Sanremo, giuro! Almeno per i prossimi 364 giorni. Calato il sipario sulla kermesse canora più importante d’Italia, tre quarti di italiani tornano alle proprie faccende e a gustarsi la musica attraverso i soliti canali. Prima però, prima cioè di tornare a pensare ai fatti propri, i sedicenti italiani hanno trovato il tempo di confermare attraverso i social quel che dicono di non essere ma che in effetti sono: ignoranti e razzisti!

Il 26enne Mahmood, all’anagrafe Alessandro Mahmood, a tutti gli effetti italiano nato a Milano nel 1992 da madre sarda e padre egiziano, come ormai il mondo sa è il vincitore di Sanremo 2019 con il brano Soldi. Un pezzo che sul piano musicale può piacere o meno, vale per qualsiasi pezzo cantato da chiunque. Quel che agli italiani non è piaciuto è che a scriverlo e a vincere sia stato uno che di cognome fa Mahmood. E non solo non gli hanno perdonato la vittoria e il cognome, ma si sono anche sentiti in dovere di ricoprirlo d’insulti beceri e barbari.

Sui social, questi pseudo perbenisti qualunquisti totalmente digiuni di cultura musicale, educazione e conoscenza del singolo, si sono scatenati rivelando il peggio di sé e il fatto, inequivocabile, che gran parte degli italiani sono razzisti fino al midollo. E più dicono di non esserlo, più mi convinco del contrario. Arrivando, in diversi casi, a scrivere cose tipo: “Sono 20 anni che non guardo Sanremo, ma questo Mahmood chi è? Da dove se ne esce, con quello schifo di canzone?” E via così, sempre più in basso fino al paradosso politico: “La sua vittoria l’ha voluta la sinistra per fare un dispetto a Salvini”.

Ci sarebbe da ridere a crepapelle se in gioco non ci fosse la vita e la carriera di un ragazzo che ha scelto una delle carriere artistiche più aspre e difficili. Specialmente se il suo nome d’arte fa Mahmood e vive in Italia. Nomen Omen? Non credo, lo si pensava ai tempi dei romani. Sono passati secoli, la società è cambiata, l’Italia si è evoluta. Sono certi italiani che non hanno tenuto il passo con i tempi, e che non hanno studiato.

Alessandro, in arte Mahmood, il prossimo maggio parteciperà di diritto all’Eurovision Song Contest che si svolgerà presso l’Expo di Tel Aviv, in Israele. Andrà a rappresentare l’Italia con una sua canzone genere “Moroccan pop”. Un destino nel nome?