25 Giu Nelle Marche 170 milioni di euro di Iva evasa
La Guardia di Finanza scopre in 17 mesi 572 evasori totali
Ancona, 25 giugno 2019 – Il dato è impressionante: tra gennaio 2018 e lo scorso maggio la Guardia di finanza marchigiana ha scovato 572 evasori totali, soggetti cioè completamente sconosciuti al Fisco che hanno evaso oltre 170 milioni di euro di Iva.
A darne notizia, come diffuso dall’Ansa, è il comandante regionale generale di Brigata Fabrizio Toscano in occasione della cerimonia del 245esimo della fondazione del corpo avvenuta ad Ancona. Nel periodo suindicato, i finanzieri hanno eseguito ‘618 interventi ispettivi: 645 i reati fiscali (emissioni fatture false, dichiarazioni fraudolente, occultamento contabilità), e 648 le denunce. Durante i controlli sono stati verbalizzati 157 datori di lavoro per l’impiego di 458 lavoratori in nero o irregolari. In 17 mesi, la Guardia di finanza marchigiana ha compiuto 36mila interventi ispettivi e svolto 2mila indagini’.
Se ipotizzassimo un simile andamento a livello nazionale (stessi evasori totali e stesso importo evaso per ogni regione italiana), verrebbe fuori un dato davvero impressionante: 11.440 evasori totali per 3 miliardi e 400 milioni di euro di Iva evasa. Ma il dato sarebbe notevolmente maggiore considerato che le Marche sono una piccola realtà rispetto a regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia ecc.
Sono parecchi mesi che siamo qui a domandarci dove trovare i tanti miliardi necessari a scongiurare l’aumento dell’Iva, una ventina per il 2020 e altrettanti per il 2021. La risposta ce l’abbiamo sotto il naso: far emergere il sommerso, stanare gli evasori totali e il loro nero. È difficile? Certo che lo è, con i sistemi in essere, e la Gdf fa già un gran bel lavoro, ma si potrebbe fare molto di più. Come? Coinvolgendo nelle indagini i 7.914 Comuni italiani.
La Polizia locale di ogni Comune, con un piccolo sforzo, è perfettamente in grado di stanare queste persone. Chi, meglio di loro, conosce ogni singola realtà presente sul proprio territorio? Con l’aiuto dei cittadini residenti (quegli stessi cittadini che spesso si servono dei sevizi offerti dagli evasori totali, magari per evitare l’aggravio dell’Iva sull’importo di un lavoro), non sarebbe così difficile individuarli.
Perché gli italiani devono mettersi in testa che a favorire i furbetti – con un personale ma fittizio guadagno immediato – alla lunga finiscono per danneggiare se stessi. Il rispetto delle regole in un Paese sano, vale per tutti. E se tutti sono allineati su questo concetto ne beneficia l’intera collettività. Diversamente, si diventa tutti complici più o meno occulti degli evasori. Quel che risparmi oggi non denunciando, lo ripagherai domani con gli interessi sottoforma di una maggiore aliquota dell’Iva.