14 Nov Le palle dell’albero di Natale
Dura fare il sindaco di questi tempi, vero Pugnaloni?
Osimo, 14 novembre 2019 – Manca poco più di un mese a Natale e, come succede tutti gli anni in questo periodo, i Comuni si attrezzano per garantire luminarie nelle vie e abeti natalizi nelle varie piazze. Chi più chi meno, a seconda delle sensibilità e dei denari nelle casse comunali.
I cittadini, le luminarie e gli addobbi pubblici li vogliono eccome! Salvo poi dividersi con critiche e/o elogi sulle scelte messe in campo dagli Enti. Succede tutti gli anni. È successo l’anno scorso (2018) a Castelfidardo con un ulivo utilizzato al posto dell’abete in Piazza Repubblica; era successo l’anno prima (2017) a Civitanova Marche con l’albero di Natale tradizionale sostituito con le palme illuminate. E, manco a dirlo, succede quest’anno ad Osimo.
I fatti. Il primo cittadino dei senzatesta, Simone Pugnaloni (a destra nella foto), nei giorni scorsi è partito – pagandosi il viaggio di tasca propria – alla volta delle Dolomiti approdando a Cortina alla Casa delle Regole d’Ampezzo per scegliere un abete naturale da adibire ad albero di Natale per addobbare la piazza principale della città. Un abete vero, che gli ampezzani gli hanno donato gratis. Apriti cielo!
Sui social si sono scatenati un po’ tutti: “ma quanto ci costa?… perché prenderlo a Cortina e non nei nostri vivai?… perché non utilizzare quello hi tech in acciaio che è stato già pagato con soldi pubblici?…chissà quanto costa portarlo da Cortina a Osimo…” Insomma, all’insegna di come fai sbagli, Pugnaloni si è sentito in dovere di dare spiegazioni: “intanto, grazie a chi dalle Dolomiti si è messo a nostra disposizione regalandoci un abete;… i vivai osimani lavoreranno comunque perché ci forniranno tutti gli altri alberi natalizi che dissemineremo per la città;… il costo del trasporto da Cortina a Osimo, ogni anno costerà 100 volte meno rispetto all’albero hi tech d’acciaio..”
Dura fare il sindaco di questi tempi! Pugnaloni potrà anche risultare antipatico a qualcuno, e non ha certo bisogno di una difesa d’ufficio da parte nostra. È al suo secondo mandato, e questo significa che ha tanti amici ma che si è fatto in questi anni di governo anche parecchi nemici. Ma che gli vuoi dire a un sindaco che si preoccupa del Natale dei suoi cittadini, che porta in piazza un abete vero, che di fianco al pino naturale fa piazzare la pista di pattinaggio sul ghiaccio più grande del centro Italia, che assicura concerti e alberi natalizi illuminati in tutte le frazioni, spettacoli musicali ogni fine settimana in varie location del centro, gli zampognari lungo il corso e i mercatini natalizi? Nulla, davvero. Bisognerebbe trovare il coraggio di dirgli grazie.
Dura fare il sindaco di questi tempi, vero Pugnaloni?