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La tavola, spesa principale del budget turistico

Lo dice la Coldiretti tirando le somme dopo le ultime festività

6 maggio 2019 – A bocce ferme, dopo la fortunata combinazione dei ponti delle festività pasquali e del 1 maggio che hanno visto in vacanza due italiani su tre (70%, Pasqua), e 5 milioni (1 maggio), la Coldiretti ha analizzato le abitudini e la spesa dei vacanzieri.

Intanto, un primo dato positivo: gli italiani in larga parte hanno scelto di passare quei giorni di vacanza in Italia. E si sono mossi in tanti a prescindere dalle previsioni meteorologiche non sempre favorevoli. Città d’arte, musei, mare le mete preferite.

Quel che Coldiretti sottolinea, è che tra i souvenir di viaggio gli italiani hanno riportato a casa soprattutto prodotti alimentari (45%). L’alimentazione ormai è diventata la principale voce del budget turistico, e oltre un terzo della spesa va in pasti in ristoranti, pizzerie, agriturismi, cibo di strada e sagre.

L’intero e variegato mondo dell’offerta culinaria nazionale, insomma. Che passa con disinvoltura dai ristoranti stellati al food offerto per strada, segno che la qualità nel settore è cresciuta notevolmente. Ma anche che è cambiata la mentalità dei vacanzieri e le loro conoscenze e pretese. Sembrano lontanissimi, infatti, i tempi delle scampagnate fuori porta dell’intera famiglia – al lago o al mare – con appresso padelle e recipienti colmi di ogni ben di Dio. Icona incontrastata degli anni ’70 ’80 ‘90.

Oggi, il turista in vacanza viaggia leggero. Al posto di pentole e recipienti preferisce uno zaino con bottiglia d’acqua, cartina geografica, giacchetto antipioggia e al massimo uno spuntino. E quando è ora di pranzo preferisce mettere le gambe sotto una tavola e godersi le specialità del posto. Street food compreso, purché curato e all’insegna dell’igiene.

E quando torna a casa, complici la miriade di trasmissioni tv sulla cucina e sui prodotti alimentari che negli ultimi anni lo hanno informato a dovere ed educato, il turista sceglie come souvenir del luogo visitato le eccellenze alimentari del posto. Il Ciauscolo, i moscioli, il Verdicchio, il lardo di Colonnata, l’aceto balsamico, l’olio extravergine di Arma di Taggia, i limoni di Sorrento, la bresaola della Valtellina… Cibo, che pian piano ha sostituito le riproduzioni in scala delle gondole veneziane, della torre di Pisa, della sfera di vetro colma di liquido con la neve che, se la rigiri sottosopra, inizia a cadere su un paesaggio montano in miniatura.