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Il filo trasparente della solidarietà

La voglia di riscatto dei numanesi e l’enorme aiuto dei colleghi “foresti”

Numana, 12 luglio 2019 – C’è un filo trasparente, più tenace dell’acciaio e puntuale più di un orologio svizzero, che congiunge le sinapsi delle disgrazie umane, le affronta all’istante e quasi sempre le risolve. È il filo trasparente della solidarietà. Un filo che arriva da molto lontano, che non guarda in faccia nessuno e che si materializza là dove c’è bisogno.

Non è spirito di volontariato, è qualcosa di più profondo e sentito che l’uomo si porta dentro come una forza e un bisogno ancestrale. Unire le forze; mettere a disposizione quel che c’è; donare attrezzature a chi è andato in difficoltà per una disgrazia, anche se fa il tuo stesso mestiere e lo vivi come un concorrente.

La tromba d’aria che martedì 9 luglio ha investito il litorale di Numana, seminando danni ovunque e presentando alla vista uno scenario apocalittico, aveva fatto temere il peggio tanto che già c’era qualcuno che parlava di stagione turistica finita.

Invece no. Nell’arco di 48 ore dalla disgrazia, il litorale numanese si è presentato ai turisti ripulito, accogliente, con ombrelloni e lettini al loro posto pronti all’uso. Un vero e proprio miracolo, scaturito dal filo trasparente della solidarietà, che ha portato a Numana nuovi lettini ed ombrelloni arrivati da Pesaro, Fano e Rimini; mentre altri sono in arrivo da Ancona, Senigallia, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio e verranno consegnati oggi.

A ringraziare per questo sostegno miracoloso è il sindaco Tombolini: “Un aiuto concreto che ci ha permesso di tornare in breve alla normalità – ha detto il primo cittadino – e per il fine settimana le strutture turistiche saranno operative al cento per cento”.

Da oggi Numana è in debito nei confronti degli operatori turistici di quei Comuni che si sono mossi per dargli una mano. Sono certo che onorerà al meglio quel debito, senza tante parole, ma con fatti concreti. Con orgoglio e dignità, valori che da sempre sostengono quel filo trasparente più tenace dell’acciaio che, quando c’è, fa sentire gli uomini più uomini e la vita con un senso in più per essere vissuta.