21 Gen I ragazzi fantastici di Camerano (e il loro cane)
Una storia vera che testimonia l’onestà dei “millennial” nonostante le difficoltà
Camerano, 21 gennaio 2023 – Vi racconto una storia vera. Marco (chiamiamolo così dal momento che preferisce la riservatezza), è un ragazzo poco più che ventenne con dimora temporanea a Camerano. Fa il cameriere ad Osimo: dieci, anche dodici ore di lavoro al giorno per meno di dieci euro l’ora, a volte per otto euro l’ora. Senza straordinari riconosciuti, senza tutele, senza un contratto a tempo indeterminato. Il sogno di Marco è quello di acquistare casa, magari in Ancona, magari con un fazzoletto di giardino per farci correre la sua cagnolina.
Un sogno irrealizzabile però, perché senza un contratto regolare non esiste una banca che ti concede un mutuo. Allora, per lui l’alternativa è affittare un alloggio, magari in Ancona, magari con un fazzoletto di giardino… Difficile anche questo però, senza un contratto a tempo indeterminato, senza uno stipendio sicuro, anche il più caritatevole degli anconetani storce il naso.
Marco, nonostante la giovane età, convive con Anna (chiamiamola così…), che ha parenti residenti a Camerano. Anche lei fa la cameriera da anni in Ancona, e da anni aspetta che si concretizzi la promessa di un contratto a tempo indeterminato. Una promessa di là da venire…
Ogni sera, meglio, ogni notte intorno all’una o alle due, terminato il lavoro, Marco e Anna portano a spasso la loro cagnolina nell’area cani di Camerano. Si siedono sull’unica panchina che c’è, fumano una sigaretta e si raccontano la giornata. Sottovoce, perdendosi l’uno negli occhi dell’altra, ruminano il loro sogno irrealizzabile senza piangersi addosso. Promettendosi amore e il sacrificio di mettere da parte più soldi possibile.
In una di queste notti fatta di sogni e promesse, con una pioggerella leggera che infanga l’area cani, la loro cagnolina si accuccia sotto l’unica panchina che c’è e giocherella con qualcosa. Marco se ne accorge e fa per togliergli di bocca quel pezzo di plastica infangato. Si ritrova in mano un portafoglio umido d’acqua e sporco di terra.
Lo apre. Dentro c’è di tutto: diverse centinaia di euro in contanti, due bancomat con tanto di foglietto con i relativi codici pin a cinque cifre, carta d’identità, patente, tessera sanitaria del proprietario, altre carte di varie catene della grande distribuzione, una tessera professionale. Una vera e propria manna. È notte fonda, in pochi minuti sarebbe un gioco da ragazzi svuotare i bancomat, tenersi i contanti e gettare il resto nel primo bidone della spazzatura lungo la strada. Non se ne accorgerebbe nessuno!
Invece, nonostante i sogni, nonostante tutto, Marco e Anna tornano a casa, vanno su internet, rintracciano il proprietario del portafoglio e gli scrivono su WhatsApp: “Forse ti manca qualcosa. Dove hai messo il tuo portafoglio?”. Il giorno dopo lo incontrano in Via Scandalli e gli restituiscono tutto. Proprio tutto. E il proprietario del portafoglio, che non s’era neppure accorto di averlo perso, ha dovuto sudare sette camicie per convincerli ad accettare una mancia.
Ragazzi fantastici Marco e Anna (ma pure il loro cane), i loro datori di lavoro non se li meritano due camerieri così: il fatto che esistano rende il mondo migliore. Non credete a questa storia? Bè, fate male, perché quel portafoglio era il mio.
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