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Ferragosto, cocomero ghiacciato e carne alla griglia

Una festa che si perde nella notte dei tempi fuori da ogni moda o cambiamento

Camerano, 15 agosto 2022 – Intanto, Buon Ferragosto ai nostri lettori. E così, dopo due anni pandemici, da questo in corso torniamo a rivivere e festeggiare in piena libertà il 15 d’agosto. Il termine, deriva dalla locuzione latina “Feriae Augusti”, il riposo di Augusto, l’imperatore romano che istituì la festa nell’8 avanti Cristo. La tradizione della gita fuori porta a Ferragosto, invece, ha natali più recenti e risale al ventennio fascista (1925-1945).

“Agosto moglie mia non ti conosco”, negli ultimi decenni ristretto a “Ferragosto moglie mia non ti conosco” forse perché si sono ristretti i tempi di fruizione delle ferie, è un proverbio che si perde nella notte dei tempi. I più sono propensi a credere sia nato dal fatto che per i mariti ad agosto era più facile cornificare le mogli: queste ultime in vacanza con i figli mentre i mariti restavano in città da soli a lavorare.

Niente di più sbagliato. In origine, il proverbio voleva sottolineare come fosse sconsigliato ai mariti fare sesso con le mogli in agosto: troppo caldo. Poi c’era il rischio che le mogli restassero incinta, e questo significava che avrebbero partorito in maggio, un mese dove c’era molto lavoro da fare nei campi e l’apporto delle braccia femminili era prezioso, altro che sfornare figli!

‘Agosto moglie mia non ti conosco’ è anche il titolo di un libro di Achille Campanini, un romanzo ambientato nel Golfo di Napoli che ha contribuito non poco ad alimentare le dicerie sugli amori ferragostani extraconiugali.

Ma quelli erano altri tempi, erano gli anni ’80. Siamo nel 2022 e sono del tutto cambiati gli usi e i costumi della società del terzo millennio. Specialmente i costumi delle signorine, sempre più succinti, come la moda estiva di quest’anno che vede le ragazze (e non solo) andare in giro con mini-shorts talmente aderenti e ridotti al minimo da lasciare scoperte le pudende posteriori. Evviva la libertà sessuale e l’emancipazione!

Tornando al Ferragosto e accantonando le corna, oggi è giornata di tonnellate di fette di cocomero ghiacciato mangiate ovunque: in casa, in giardino, in un prato di montagna, in spiaggia. E di grandi grigliate di carne più o meno negli stessi posti. Ricordo il mio primo Ferragosto una volta tornato nelle Marche circa 14 anni fa. Ero a Marina di Montemarciano e da lì fin quasi a Senigallia lungo le spiagge era un continuo fiorire di barbecue di ogni genere: improvvisati nella sabbia, a gas, a legna, a carbonella. Uno ogni dieci metri. E il profumo invitante delle costarelle e delle salsicce cotte sulla brace ammorbava l’aria e aumentava la salivazione.

Sia come sia, la gente ha voglia e bisogno di socializzare. Ben venga questo Ferragosto spensierato dello stare insieme in libertà, delle ferie sudate per undici mesi e per questo meritate, del sapore dolce e acquoso del cocomero e di quello più bruciacchiato della carne sulla brace; delle passeggiate in mulattiera o dei tuffi nel mare cristallino della Riviera Adriatica. Settembre è alle porte, e con esso la riapertura delle scuole e il ritorno alle fatiche del lavoro quotidiano. Forse, dal 26 settembre potrebbe cambiare qualcosa, o forse non cambierà nulla. Resta una certezza: il cocomero ghiacciato e la carne alla griglia di Ferragosto 2023.

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