27 Mar Europa bifronte ed esperimenti scientifici
“Forse sarebbe il caso d’iniziare a pensare di far da soli”
27 marzo 2020 – Il professor Armando Ginesi riflette a voce alta, e in punta di penna, su due temi d’attualità: come si sta muovendo l’Unione Europea (ci serve davvero?), e le eventuali responsabilità delle potenze mondiali di fronte al proliferare di certi virus. Due spunti di riflessione, estrapolati da un suo intervento più ampio, che vi giriamo. Poi, ognuno ne tragga le conclusione che crede.
L’Europa bifronte
“No, non è questa l’Europa come doveva essere, come deve essere. Quella sognata dai primi padri teorici europeisti e nemmeno da coloro che l’hanno praticamente fondata. Io ho avuto la fortuna di conoscere Altiero Spinelli (intrattenendo con lui anche un rapporto epistolare) e vi assicuro che, se fosse in vita, disconoscerebbe ogni paternità di questa creatura abortita.
Ci sono due Europe (foto: Newsfood.com) – è stato un errore tentare di far coincidere l’Europa politica con quella geografica, immettendo dentro l’organismo troppi paesi che il senso comunitario non sanno che cosa sia perché sono le proprie culture nazionali ad impedir loro di comprenderlo, figurarsi di condividerlo – quella dei Paesi ricchi e arroganti che intendono prevalere sugli altri e quella dei Paesi più poveri: i primi sono al nord, i secondi nel Mediterraneo.
Se l’Europa continua ad essere così – e io credo che non cambierà, se non in peggio – un europeista come me, che era tale prima della costituzione della Comunità del Carbone e dell’Acciaio del 1951, vi dice che è meglio farla finita con l’ipocrisia e la lotta contro i mulini a vento in famiglia, fra parenti serpenti, e costituire una famiglia propria. Almeno provarci.
La buffonata del virus del 2015
C’è chi ha voluto relazionare il diffondersi pandemico del coronavirus con un precedente: l’esperimento portato avanti nei laboratori cinesi nel 2015 volto alla creazione di un nuovo virus. Vero che l’esperimento fu realizzato a scopi scientifici (in quel genere di laboratori questi esperimenti sono all’ordine del giorno, per conoscere a fondo le varie famiglie di virus, studiarle per capire come approntare le armi di difesa, vaccini e farmaci).
Una falsa notizia contro la quale gli scienziati più autorevoli si sono ribellati, assicurando, senza ombra di dubbio, che il coronavirus che sta affliggendo il mondo è naturale e non laboratoriale questo lo dice chiaramente la sua struttura interna al nucleo che gli esperti dell’ingegneria biologica sanno riconoscere a differenza dei laureati all’Università del bar sotto casa e dei politici in malafede.
Come Trump che ha iniziato, sin da subito, a chiamare il coronavirus-19 come il virus cinese, tacendo ipocritamente, che l’esperienza del 2015 godeva anche di finanziamenti americani . Per cui ove fosse vera la relazione parentale tra i due virus gli USA sarebbero colpevoli quanto la Repubblica Popolare Cinese”.
di Armando Ginesi
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