07 Nov Clima: Antonino Zichichi o Greta Thunberg?
Per lo scienziato siciliano l’uomo incide solo per il 5% sul riscaldamento globale
7 novembre 2021 – La storia è un po’ vecchiotta, l’HuffPost ne parlava in un articolo del 30 settembre 2019 dal quale ho attinto i virgolettati. Ma siccome in questi giorni – meglio, in questi ultimi anni – i temi del cambiamento climatico e del riscaldamento globale sono assurti ad argomento primario per la salvaguardia nostra e del pianeta in cui viviamo, credo non faccia male tornare sul tema, prendendo a prestito alcune dichiarazioni fatte a suo tempo dal fisico Antonio Zichichi, contrapposte a quelle di Greta Thunberg, giovanissima attivista svedese.
Antonino Zichichi (Trapani, 15 ottobre 1929) è un fisico, divulgatore scientifico e accademico italiano, specializzatosi nel campo della fisica delle particelle elementari. È professore emerito del Dipartimento di fisica dell’Università di Bologna dal 2006.
Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg (Stoccolma, 3 gennaio 2003) è un’attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È nota per le sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag a Stoccolma, in Svezia, con lo slogan Skolstrejk för klimatet («Sciopero scolastico per il clima»). Ma pure per guidare il movimento giovanile mondiale Friday’s for future che chiede ai Grandi del mondo d’intervenire per azzerare le emissioni di CO2 (biossido di carbonio), colpevole, a suo e loro dire, del surriscaldamento del globo terrestre che tanti danni sta facendo e moltissimi altri ne farà all’ambiente.
Sul tema, ecco come la pensa Zichichi: «È bene precisare che cambiamento climatico e inquinamento sono due cose completamente diverse. Legarli vuol dire rimandare la soluzione. E infatti l’inquinamento si può combattere subito senza problemi, proibendo di immettere veleni nell’aria. Il riscaldamento globale è tutt’altra cosa».
E spiega: «Il riscaldamento globale dipende dal motore metereologico dominato dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole. Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento scientifico».
Dal canto suo Greta, che non propone idee per risolvere il problema, alla testa del movimento che la segue ciecamente si limita a dire: «il nostro pianeta sta collassando mentre interi ecosistemi vengono distrutti»; puntando l’indice sui Leader politici mondiali che «parlano, parlano, ma in concreto non fanno nulla».
Sempre Zichichi, di fronte alle posizioni intransigenti della Thunberg, ebbe a dire: «Greta ha parlato di clima per attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. E c’è riuscita. Ma se non c’è la logica, e quindi la matematica e poi la scienza, cioè la prova sperimentale, il clima rimane quello che è: una cosa di cui si parla tanto, senza usare il rigore logico di un modello matematico e senza essere riusciti a ottenere la prova sperimentale che ne stabilisce il legame con la realtà. Greta non dovrebbe interrompere gli studi, come ha detto di volere fare. Greta dovrebbe dire che di clima bisognerebbe iniziare a parlarne alle scuole elementari».
Voi da che parte state, con Antonino Zichichi o con Greta Thunberg?
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