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C’è qualcosa che non va

L’onestà' intellettuale di Armando Ginesi tra Magistrati, mascherine, assembramenti e multe varie

26 maggio, 2020 – Anche oggi lascio spazio alle argute osservazioni del professor Armando Ginesi (foto) e ai suoi commenti sugli ultimi fatti di cronaca. Concordo con lui: in questo Paese c’è qualcosa che non va. Scrive Ginesi:

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Luca Poniz, si è dimesso con la sua giunta a seguito delle intercettazioni, rese pubbliche, di conversazioni telefoniche del suo predecessore nella carica nonché membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Luca Palamara. Costui, parlando con un altro magistrato di grado apicale, ha definito “una merda” il Segretario Generale di un partito politico ed ex ministro, aggiungendo un minaccioso “ha ragione ma va fermato”. I partiti politici non hanno espresso la propria indignazione come ci si sarebbe aspettato, e i giornali hanno liquidato la notizia in poco spazio. Quell’uomo politico si chiama Salvini, ma avrebbe potuto chiamarsi Conte, Meloni, Di Majo, Bonino. Berlusconi, Fratoianni, Bersani, Monti, D’Alema o Pinco Pallino.
C’è qualcosa che non va. E ancora, cosa forse più grave, il Presidente Poniz ha dichiarato ufficialmente, motivando le dimissioni: “Non ci sono i presupposti né per affrontare la questione morale né per fare nulla“, riferendosi alla più importante Associazione dei Magistrati.
C’è qualcosa che non va!

Alcuni giudici hanno dichiarato che buttar via sulla spiaggia, in mare e in ogni altro luogo che non siano gli appositi bidoni per i rifiuti speciali, le mascherine antivirus, i guanti monouso e simili, è da ritenere reato di spargimento di rifiuti pericolosi per cui si va incontro a multe fino a 6.000 euro. Alcuni giovinastri di una delle tante movide praticate in giro per l’Italia, due giorni fa, ammoniti da agenti delle forze dell’ordine, di non creare assembramenti e di rispettare le norme sul distanziamento fisico, hanno risposto insultando i militi e bestemmiandogli in faccia. Contro costoro è stata elevata una multa di 400 euro più 100 per offese alla divinità.
C’è qualcosa che non va !

Dai giornali. Una cronaca parla di assembramenti in una piazza di centinaia di giovani che hanno violato tutte le regole antivirus e si conclude con “Sono state elevate 3 (diconsi tre) contravvenzioni”.
C’è qualcosa che non va!

Sempre dai giornali e dalle trasmissioni TV: si vedono foto e filmati di agenti delle forze dell’ordine, con regolare mascherina in volto, circondati quasi da giovinastri che non la indossano e che stanno tutti ammucchiati come se fossero ad un concerto rock. E non succede niente. Sembra che i tutori dell’ordine stiano assistendo ad uno spettacolo.
C’è qualcosa che non va!

Multe ai gestori dei locali che non fanno rispettare, all’interno dei loro esercizi, le regole antivirus e vengono multati rischiando anche il ritiro della licenza. Giusto. Ma ad alcuni si rimproverano gli assembramenti, le mascherine non indossate dalla gente all’esterno dei propri bar e ristoranti, come se avessero il potere di intervenire in un luogo pubblico. Quasi fossero agenti di pubblica sicurezza.
C’è qualcosa che non va!

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