Pane Burro & Marmellata

Una striscia quotidiana di riflessione


di Paolo Fileni

Quando la Festa della Mamma non si festeggia

Dura la vita di una donna di questi tempi

Camerano, 14 maggio 2023 – Festa della Mamma… che avranno poi da festeggiare queste martiri del ruolo antico quanto il mondo. Già, perché non ci fossero state le mamme il mondo sarebbe popolato solo da alberi, cespugli e verdure rigogliose.

Nascere donna, da sempre, ha significato partire da una posizione sociale di svantaggio. E non è che oggi le fanciulle possano gioire più di tanto: salari più bassi rispetto agli uomini; triplice impegno familiare rispetto ai mariti; altissima attenzione all’estetica prima di uscir di casa; educazione dei figli delegata quasi in toto e via così.

Un fardello pesante già di per sé che ovviamente si appesantisce ulteriormente quando da donna, moglie e lavoratrice, la signora in questione passa a ricoprire anche il ruolo di madre. Nove mesi di pancione e fatiche supplementari che l’uomo non sa neppure cosa vogliano dire. E poi, pannolini maleodoranti da sostituire; pappine supplementari da preparare e un asilo nido da ricercare laddove asili nido non esistono. E quando esistono sono fuori dalla portata di tante tasche.

Dopo tutto questo, dopo averli cresciuti questi benedetti figli, dopo averli accompagnati alla laurea e sofferto e tribolato con loro alla ricerca di una occupazione, quando in ultimo una mamma potrebbe iniziare a rilassarsi e godersela un tantino, ecco le caldane della menopausa a ricordarle che è donna e che per questo qualcosa in più deve pagare all’esistenza rispetto all’uomo, rispetto a un padre.

Dopo tutto questo, forse ti spieghi perché oggi in Italia quattro donne su dieci non vogliono più saperne di fare figli. Non vogliono più saperne di diventare mamma. Anche se nel profondo la voglia ci sarebbe, perché l’istinto animale che ci guida ha impresso nel dna femminile la salvaguardia e lo sviluppo della specie. Un istinto che cozza tremendamente, specie nelle giovani coppie, con il bilancio familiare e i denari che a fine mese nel cassetto non ci sono.

Peccato, perché per un figlio la mamma è l’unico universo riconosciuto, l’unica bolla calda e accogliente dove rifugiarsi per una carezza. L’unica persona al mondo capace di ascoltare, capire, perdonare e aiutare un figlio senza chiedere nulla in cambio. L’unica che non si offende se il giorno della Festa della Mamma non riceve neppure gli auguri. E a volte, se li riceve, non sa neppure chi glieli fa.

Capita anche questo: fare gli auguri alla propria madre e lei, avviluppata totalmente nello scialle bastardo del morbo di Alzheimer, che crede glieli stia facendo suo marito. Ma non importa. Una vita intera passata a fare la mamma non può essere cancellata dalla cancellazione della memoria. Resta per sempre, nel profondo del cuore. E chi se ne frega se oggi non si festeggia: ti ho festeggiata tutta la vita. Sperando, la tua, duri ancora un po’.

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di Paolo Fileni

L’Intelligenza artificiale sui femminicidi

Abbiamo chiesto a ChatGPT un parere. Tu, che ne pensi?


Camerano, 8 giugno 2023 – Sono 47 le donne uccise in Italia da gennaio ad oggi (fonte: FemminicidioItalia.info), una media di quasi otto al mese, due alla settimana. Un fenomeno inaccettabile, quello dei femminicidi, che perdura da anni e di fronte al quale neppure le istituzioni riescono a trovare una soluzione davvero efficace. Così, visto che va tanto di moda, ho chiesto aiuto all’intelligenza artificiale affinché analizzasse il fenomeno e proponesse soluzioni.

A ChatGPT ho posto il seguente quesito:

La piaga dei femminicidi in Italia, come combatterla?

Di seguito, la risposta fornita dall’algoritmo del robot:

“Come assistente virtuale, non posso esprimere opinioni personali o politiche. Tuttavia, posso fornirti alcune informazioni riguardo alle possibili azioni preventive per combattere la piaga dei femminicidi in Italia.

  1. Educazione e cultura: L’educazione e la cultura sono fondamentali per promuovere la parità di genere e sensibilizzare le persone sulla violenza contro le donne. Ciò significa adottare programmi di istruzione nelle scuole che insegnino il rispetto dell’altro sesso e promuovano l’empatia e la tolleranza. La cultura italiana deve abbracciare il concetto di “non violenza” e contribuire a diffondere un messaggio di rispetto e d’amore verso le donne.
  2. Rafforzamento della legge: La legge italiana deve essere rafforzata per garantire la protezione delle donne e punire severamente i femminicidi e qualsiasi forma di violenza contro le donne. Gli autori di questi atti devono essere processati con tempestività ed efficacia e puniti con la massima severità.
  3. Creazione di servizi di supporto: Le donne che subiscono violenza hanno bisogno di supporto. I servizi di sostegno possono essere forniti dalle organizzazioni, dalle autorità locali e dallo Stato italiano. Ciò include servizi di ascolto, consulenza psicologica, alloggio sicuro e assistenza legale.
  4. Campagne di sensibilizzazione: Campagne di sensibilizzazione pubblica possono aiutare a promuovere la consapevolezza della violenza contro le donne e dei loro diritti. Tali campagne potrebbero includere spot televisivi, documentari, manifestazioni di protesta e promozione delle responsabilità delle organizzazioni.
  5. Coinvolgimento degli uomini: Gli uomini devono essere maggiormente coinvolti nella lotta contro la violenza sulle donne, in modo da promuovere la consapevolezza dell’importanza del rispetto e della parità di genere e per evidenziare che i femminicidi sono tutt’altro che una questione di “donna”. Una campagna nazionale per uomini contro la violenza domestica è stata lanciata dall’associazione “White Ribbon” proprio per unirsi alla lotta contro la piaga dei femminicidi.

In conclusione, la piaga dei femminicidi richiede l’impegno della società italiana nella sua interezza, e solo a condizione di collaborazione e coordinamento potremo combatterla efficacemente”.

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